Marano di Napoli: Ancora una volta a prevaricare sono i personalismi, le diatribe interne e il cercar di mettere in Consiglio Comunale persone di propria fiducia.
A Marano, comune sciolto per infiltrazioni camorristiche tre volte negli ultimi 20 anni, la politica non si fa con gli ideali, ma per tornaconti (che siano personali, lavorativi o d’immagine non importa). Una tornata elettorale che avrà il record di candidati sindaco. Addirittura 4 appoggiati da un’unica lista, con il rischio concreto di non entrare in Assise se non si raggiungerà il quorum. La coerenza non l’ha fatta da padrona, almeno per la maggior parte delle compagini in campo. Nel centrodestra la situazione più paradossale, con Fratelli d’Italia che non ha accettato la scelta di Lega, Insieme e Movimento Civico Maranese di appoggiare l’avvocato Rosario Pezzella ed ha candidato il nome di Teresa Giaccio ex vice sindaco dell’ultima Amministrazione targata Angelo Liccardo poi sciolta per infiltrazioni camorristiche.
In campo poi ci sarà anche Pasquale Albano, ex Udc, che però ha deciso di non scendere in campo con simboli di partito. Per lui solo “civiche”, che però si riducono con il passare del tempo. Ad agosto erano 7, forse sabato giorno della presentazione ufficiale arriveranno a 4. Per il “centrista” la vittoria al primo turno e’ ormai un miraggio. Per il ballottaggio dovrà sfidare gli altri avversari. Il 5 Stelle con Domenico Speranza candidato portavoce e’ in attesa della certificazione, e si spera che non ci saranno sorprese come l’ultima volta quando da Roma bocciarono la lista cittadina. Per Lorenzo Alfe’ e Giuseppe Alviti il 21 ottobre sarà solo una comparsata. Situazione interessante, invece, a sinistra dove è ritornato con grande forza l’ex sindaco Mauro Bertini.
Il “sempre verde” sindaco comunista e’ riuscito a ricompattare la sinistra più estrema e scenderà in campo con due liste: l’Altra Marano e Potere al Popolo ricche di attivisti, professionisti, giovani ed ex consiglieri che si dicono pronti a ricostruire la città dopo i disastri delle giunte di centro, centrodestra e centrosinistra. In campo ci sarà anche Rodolfo Visconti, che ha vinto la sfida per la leadership nel Pd e scenderà in campo con i dem ed una civica.