Federico II fu uno dei più affascinanti personaggi legati al Medioevo. Sulla sua vita sono stati scritti innumerevoli libri, tomi molto grandi, poichè c’é davvero tanto da scrivere. Io tenterò di riassumere in poche righe questa ricca biografia, tentando di presentarvi Federico II di Svevia nel migliore dei modi. Fidatevi, non vi annoierete.
Quando Enrico VI Sacro Romano Imperatore morì nel 1197, suo figlio Federico aveva solo tre anni, per questo motivo in Germania si aprì una crisi di successione. A scontrarsi furono Ottone di Brunswick e Filippo di Svevia. Dei due, Ottone divenne imperatore nel 1209. Nel frattempo, il piccolo Federico era sotto la tutela del papa Innocenzo III. Nel 1214, vincendo la battaglia di Bouvines e sconfiggendo Ottone, i Francesi aiutarono Federico a salire sul trono di Germania e di Sicilia. Ad appoggiare il ragazzo fu anche il papa Innocenzo III, al quale Federico fece delle promesse: si sarebbe riconosciuto vassallo della Chiesa, avrebbe organizzato una crociata e avrebbe diviso il regno di Sicilia da quello di Germania. I patti erano chiari, ma con la morte di Innocenzo III e con la nomina a papa di Onorio III, Federico non si impegnò nel rispettarli, anzi, fece della Sicilia il centro culturale del suo Impero (lasciando in secondo piano la Germania). Lo stupor mundi, così chiamato a causa della sua grandezza, governò come un sovrano assoluto, apportando numerose modifiche all’assetto politico e sociale del sud Italia: trasferì gli Arabi dalla Sicilia alla Puglia, sottomise i normanni ed eliminò le autorità cittadine. Castel del Monte, fatto costruire ad Andria nel 1240 circa.
La sua corte, detta Magna Curia fu un importante centro di cultura, presso il quale si riunivano intellettuali da ogni parte d’Europa, Asia e Africa, compresi gli eretici (un esempio sono i catari, tra cui i trovatori provenzali fuggiti dalla Francia, dove era in atto la crociata contro gli albigesi). In Sicilia sorse la prima scuola poetica italiana la “scuola siciliana”, della quale faceva parte il celebre Jacopo da Lentini; a Napoli, invece, fu fondata la prima università laica della storia nel 1224. Durante la sua vita, però, Federico II commise un grave errore: sottovalutò la potenza del papato e dei comuni del nord Italia. Quando il papa Onorio III gli diede l’incarico di partecipare alla quinta crociata, Federico lo rifiutò e fu scomunicato in seguito dal papa Gregorio IX. Durante la sesta crociata, invece, stipulò un trattato con il sultano d’Egitto e si autoproclamò re di Gerusalemme. Tornato in Italia, riuscì a far pace col papa e a farsi togliere la scomunica. Era arrivato il momento di pirtare a termine il suo prossimo obiettivo: sconfiggere e sottomettere i comuni dell’Italia settentrionale. Durante la battaglia di Cortenuova riuscì a sconfiggere la nuova Lega Lombarda, ma in seguito fu battuto a Parma (1248) e a Fossalta (1249). Queste sconfitte causarono la fine della fortuna di Federico II di Svevia che morì presso Lucera il 13 dicembre del 1250.