Sembra proprio non vedere la luce in fondo al tunnel lo stadio San Paolo di Fuorigrotta. La convenzione tra SSC Napoli e comune non è stata rinnovata per la gestione dell’impianto e come se non bastasse si è aggiunto anche il giallo sulla gara per la sostituzione dei sediolini dello stadio. Con il paradosso che ci sono soldi ma al commissario per le Universiadi del 2019 Gianluca Basile non è arrivato ancora nessun progetto. Ma il Comune di Napoli, nella persona dell’assessore allo sport Ciro Borriello precisa: «I lavori per le Universiadi durano 150 giorni, De Laurentiis lo ha sempre saputo ma sa anche che garantiremo la fruibilità piena dello stadio San Paolo. Potremmo mai lasciare i materiali di risulta sulla pista di atletica la sera di Napoli-Milan? È assurdo». Tuttavia, tra 22 giorni comincia il campionato e la situazione è in altissimo mare. In merito alla nuova convenzione Borriello aggiunge: «Prevede un aumento del canone ma con agevolazioni, ad esempio, per i primi due anni, visto che ci saranno i lavori e le Universiadi. A questo punto se De Laurentiis vuole rompere prenderà il campo prenotandolo per ogni partita, pagando molto di più. Se il Napoli pesca il Real Madrid in Champions e incassa 4 milioni, ci darà 400mila euro per una sola gara». l’assessore precisa un altro aspetto amministrativo: «Se andiamo a un contenzioso aspro difficilmente potranno essere riconosciute le vecchie partite visto che siamo un ente in predissesto, se la cosa va avanti non potrà più essere retta dagli uffici che sono già sotto pressione economica per i debiti ereditati dalle passate amministrazioni». Borriello torna sulla furia di De Laurentiis: «Eravamo allo stadio ad attenderlo ma ci siamo solo sfiorati, è entrato da un altro ingresso, ha visto il campo con le ruspe che stavano scorticando la pista di atletica ed è andato via. Non ci si comporta così. Noi siamo stati molto disponibili, anche sull’ordine della sostituzione dei sediolini, rinviando quelli dei distinti che il club afferma di vendere in massa». Borriello conclude così: «Ci sono ancora margini di trattativa anche nelle situazioni più estreme. Il Napoli produce degli utili incredibili e lo stadio è pubblico, non si può avere il San Paolo gratis, ha ai soldi per comprare il Bari, paghi pure il San Paolo». Sui sediolini fanno sapere dal Comune: «Si attendono le decisioni del commissario». Basile sulla questione è molto deciso: «In premessa mi lasci dire che il Comune sul fronte dei lavori per le Universiadi in tutti gli impianti sta facendo un grande lavoro, oggi si assegna la gara per la Scandone, e gli siamo riconoscenti. Anche per il San Paolo sono fiducioso, per i sediolini però non spetta a me prendere decisioni, piuttosto aspetto atti». Basile spiega come stanno le cose: «A oggi questo aspetto non è nel pacchetto Universiadi. Tuttavia ci sono i 15 milioni del Collana che non fa parte più degli impianti per i giochi del 2019, soldi che devono essere riassegnati e dovrebbero andare al San Paolo. Se non mi arriva un progetto sulla questione dei sediolini io non posso riassegnare i finanziamenti. Ma sono certo che questo accadrà presto». Sui tempi il commissario non si sbilancia ma anche qui mostra fiducia: «Evidentemente sarà difficile installare i nuovi sediolini per l’inizio del campionato. Io non vado in ferie, se arriva il progetto si parte subito. Senza il progetto non si possono fare calcoli, ma un paio di mesi per l’installazione delle nuove sedute potrebbero bastare. Poi dipende dalla ditta che farà i lavori spiegare come fare». Giova ricordare che con i nuovi sediolini la capienza dello stadio scenderà da 62mila a 55mila posti. I sediolini saranno tutti di colore azzurro e a norma di legge, vale a dire più larghi, imbottiti e soprattutto ergonomici. Al netto dei sediolini al San Paolo sarà rifatto, tra le altre cose, l’impianto di illuminazione, quello audio e finalmente ci saranno bagni moderni e funzionali.