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CARDITO. Pasquale Chiacchio: “Non ho mai detto di non condividere il documento del sindaco”

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CARDITO – Un’azione del tutto inenarrabile è stata perpetrata dalla macchina del fango messa in moto per danneggiare l’amministrazione Cirillo. Gli artefici sono sempre gli stessi, gli asini menzionati nell’editoriale di Minformo di stamattina. La stessa macchina del fango che nei giorni precedenti al Consiglio Comunale di ieri mattina ha sparso sui marciapiedi della città, la voce che forse il consigliere Chiacchio non si sarebbe presentato in aula perché lo stesso consigliere, a sua volta restava fedele ai suggerimenti elargiti dal suo comunicatore di fiducia. A fatti, in realtà il consigliere Chiacchio ha dimostrato di aver interrotto quel filo sottile di conflitto d’interesse che teneva legato il suo comunicatore ad altri filoni politici.

Tanto è vero che non solo Chiacchio si è presentato in aula, ma prima della seduta ha voluto sincerarsi col suo capogruppo e con il sindaco sul fatto che egli ha sempre professato che in politica si va per dare e non per ricevere e su questo principio che ha vertito la sua presenza ieri in aula. Il consigliere pur consapevole dell’estrema importanza della sua presenza di ieri in Assise pubblica, non ha chiesto nulla in cambio e né tanto meno si è fatto pregare per esserci. Ha ritenuto semplicemente esserci per una questione di responsabilità, poiché egli è stato candidato a supporto di questa coalizione e non sarà di certo per mano sua che questa coalizione cadrà se è destinata a farlo.

Stabilita che la presenza di Chiacchio è stata determinante anche per quanto riguarda le dimissioni del Presidente del Consiglio, chi ha incassato il colpo lo ha fatto in modo del tutto sbagliato, infatti attraverso Facebook, colui che cura o curava l’immagine mediatica del consigliere Chiacchio e dell’ex sindaco Peppe Barra, si è lasciato andare nell’esternare le proprie opinioni, asserendo che il suo “assistito” (Chiacchio ndr) non condivideva il documento programmatico redatto dal sindaco Cirillo, dove vi era anche una sua candidatura a sindaco per le elezioni 2020. Per saperne di più, siccome amanti della verità e conoscendo i soggetti scriventi, abbiamo chiesto direttamente al consigliere di “A viso Aperto” cosa ne pensasse a riguardo e davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Non ho mai detto di non essere d’accordo col documento programmatico ed i fatti mi danno ragione, visto che ieri sono stato presente al Consiglio comunale pur sapendo il peso che poteva comportare una mia eventuale assenza, a dire il vero ci è stato qualcuno che mi consigliava di assentarmi, ma il mio senso civico e di responsabilità verso i miei elettori hanno fatto prevalere il mio pensiero e non quello altrui. Vede, io, in questa decisione ho preferito staccare totalmente le comunicazioni con chicchessia già da venerdì scorso, sono volato in Sardegna per questioni personali e ritornato giusto in tempo per essere presente a quella che è stata la conferma della leadership del nostro sindaco. Oggi io faccio parte di questa maggioranza, il mio apporto ad A viso Aperto è stata una mia scelta, dopo l’invito fattomi da Giovanni Aprovidolo e lo ringrazio per questo, ma allo stesso tempo in cambio della mia presenza non ho chiesto nulla, ho chiesto solo al sindaco Cirillo di essere serio con le persone serie e laddove ci sia la possibilità quella di integrare e rafforzare ancor di più il documento programmatico, poi del domani non vi è certezza. In una partita di calcio ognuno deve giocare il proprio ruolo e fare le proprie mosse”.

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