Destano sempre più preoccupazione le probabili ripercussioni in seguito all’incendio di rifiuti plastici divampato alla Di Gennaro di Pascarola, che ha sprigionato una nube tossica, divampata poi su gran parte dei paesi circostanti. A dare l’allarme sono stati questa volta i medici per l’Ambiente dell’Isde, dichiarando di allontanare immediatamente i bambini piccoli e le donne incinte residenti nel raggio di tre km dal posto in cui si è sprigionato il rogo. l dottor Gaetano Rivezzi ha limpidamente espresso propria posizione, affermando di non essere preoccupato solamente per il grave danno ambientale determinato da incendi di natura dolosa, ma soprattutto per salute di acuto e persistente per almeno 7 anni, certificabile come rischio certo per i bambini sotto i tre anni di età e per le donne in stato interessante che vivono a tre km dalla nube tossica di Caivano. Il medico afferma inoltre che la prevenzione da parte dell’Asl non può limitarsi a chiudere le finestre e uscire il meno possibile in quanto queste misure, sicuramente insufficienti. L’intenzione è quella di mandare un esposto alla Procura della Repubblica in cui si aggiunga l’aggravante di danno alla salute pubblica al reato di disastro ambientale.