ROMA – Il Pipita dove lo metto, bella domanda. Nella nuova Juve scarseggiano anche i posti in piedi. Soprattutto in attacco dove è arrivato l’Imperatore CR7 e qualcuno è di troppo. Spiace dirlo, le strade, gli indizi e le segnaletiche conducono a Gonzalo Higuain. Al netto delle dichiarazioni di Nicolas, il fratello-agente-confidente. Non troppi giorni fa, quando Cristiano non si era ancora materializzato ma stava per farlo, Nicolas aveva sparato un sensazionale «che coppia sarebbe con Ronaldo…».Qui non è un gioco di coppie, spiace contraddirlo. Perché la formula offensiva di Allegri reciterebbe un 4-2-3- 1 negli ultimi trenta metri dove Cristiano è il potenziale terminale e alle sue spalle ci sarebbe il trionfo di esterni offensivi e trequartisti. E quale sarebbe, dunque, il gioco di coppia in grado di far sposare – tatticamente parlando – l’Ufo portoghese e Gonzalo? Non c’è un gioco, piuttosto una scelta. Fatta dalla Juve. E che il divorzio sia meno doloroso possibile, nel rispetto di quella clausola da 94 milioni versata nel 2016 – non dieci anni fa – e che aveva spostato i riflettori addosso all’ex idolo di Napoli.
NICOLAS. Il bluff di Nicolas è legittimo, semplicemente perché qui stiamo parlando di una barca di soldi e probabilmente dell’ultimo, vero, contratto in carriera. Il bluff è stato mascherato oltre un mese fa, tra il 5 e il 6 giugno, quando l’affamatissimo Ramadani lo contattò avidamente. Eppure la trattativa per sbloccare Sarri-Chelsea era ai piedi della salita e sembrava il Mortirolo. Ma Ramadani, che cura il mercato dei Blues con la stessa cura dei particolari di un’azienda di famiglia, evidentemente ama muoversi in anticipo. Memorizzato il sì del Pipita, la sua disponibilità certificata da precedenti dichiarazioni («Se lasciassi l’Italia, mi piacerebbe la Premier»), si è deciso di aspettare le tappe successive.
Fonte: Corriere dello Sport.it