CASAVATORE – Non c’è pace, decisamente, per i cittadini: un’altra tegola si abbatte sulla piccola cittadina alle porte di Napoli, una volta fiorente agglomerato industriale, oggi testimone innocente di un immeritato degrado. La Commissione Prefettizia, dopo la richiesta di ulteriore proroga, dichiara inefficaci i permessi a costruire relativi al famigerato “piano casa”, tutti rilasciati durante l’amministrazione Pd del 2011, a guida del Sindaco ed ormai ex senatore della Repubblica Dott. Pasquale Sollo. C’è da dire, ad onor del vero, che nessuna delle amministrazioni succedutesi negli anni pare abbia mai messo in campo i controlli necessari ad impedire gli scempi portati alla luce dal certosino lavoro di indagine dei Commissari. Difficile immaginare le conseguenze di un simile provvedimento: lo stesso potrebbe comportare di fatto l’invalidazione di numerosi rogiti già conclusi, con evidente imbarazzo degli acquirenti e possibili implicazioni di tipo economico. Alla base della decisione, le innumerevoli violazioni delle norme che regolano la materia edilizia, la realizzazione di manufatti non conformi a quanto contenuto nei progetti originari, la vendita di alloggi destinati a particolari categorie di acquirenti. Tutto, ovviamente, in nome di interessi squisitamente economici. Non è un caso che la relazione di scioglimento dello scorso anno faccia riferimento ad un clima di illegalità diffusa, con il coinvolgimento di 15 indagati (alcuni dei quali già presenti nell’amministrazione dell’epoca, considerati autentici “highlander” della politica Casavatorese) legati a doppio filo, secondo gli inquirenti, alla criminalità locale. Ai cittadini non rimane che una distesa interminabile di cemento in un territorio con una densità abitativa ai limiti dell’umano, privo finanche delle necessarie infrastrutture e dei servizi essenziali, in un clima sempre più improntato alla totale rassegnazione. Assistiamo così ad una sorta di “hall of fame” al contrario dei politici locali, che hanno fatto di tutto per contendersi i primi posti di questa infame classifica. Ci auguriamo di vero cuore che questo sia l’ultimo capitolo di una storia scritta con il sangue dei cittadini di Casavatore, anche se pare che le sorprese non siano ancora finite. Vi terremo, come sempre, informati.