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AFRAGOLA. La Campagna elettorale si divide in fatti, quelli eseguiti e quelli da fare

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AFRAGOLA – Due sono le fazioni in giro per le strade in quest’ultimi giorni, quelli un po’ più assenti e allo stesso modo alternativi al vecchio modo di fare campagna elettorale sono quelli del Movimento 5 stelle, che magari giocano su altri tavoli o hanno altre strategie. Per quanto riguarda gli altri due fronti è guerra aperta fino all’ultimo vicoletto di Afragola.

Le zone vengono scandagliate, i candidati sindaci Tuccillo e Grillo studiano le mosse da fare e coincidenza vuole, che le stesse coincidono con le identiche strategie. Anche nella comunicazione di entrambi è battaglia fino all’ultimo post o manifesto. Il prossimo 10 Giugno decreterà il vincitore di questa battaglia e allo stesso spetta poi quella più importante risollevare le sorti di questa città. Nel frattempo però, qualche osservazione è dovuta.

Gli umori della gente lasciano percepire un netto vantaggio dell’imprenditore sul sindaco uscente, la gente per strada è svilita, il degrado della città è sotto gli occhi di tutti e Claudio Grillo, durante le sue passeggiate non ha neanche bisogno di parlare, sono i cittadini che mostrano, in ogni angolo di strada, i problemi del proprio quartiere. Dall’altra parte invece Mimmo Tuccillo, anch’egli impegnato nel caseggiato e tra le strade, raccoglie preghiere. Come quelle dei commercianti di Via Amendola che in piena primavera e col caldo degli ultimi giorni, si sono visti chiudere la strada per dei lavori di rifacimento del manto stradale, che secondo loro sono del tutto strumentali ai fini elettorali. Insomma nei suoi giri, il sindaco uscente deve dar conto, non poteva essere altrimenti, della sua inoperosità. Ecco perché lo stesso Tuccillo ha preferito fare una campagna elettorale aggressiva e dai toni alti. L’aggressione della campagna elettorale è intesa come i poster 6×3 affissi sulle strade e ricordo ai lettori che in campagna elettorale, entro i confini cittadini, quel tipo di comunicazione è assolutamente vietato.

Per quanto riguarda i toni invece, anche grazie alle richieste continue fatte dall’altro candidato sindaco Claudio Grillo, negli ultimi giorni si stanno vedendo e ascoltando più contenuti e meno aggressioni verbali e questo è un bene soprattutto per i cittadini che l’altra Domenica dovranno scegliere.

Claudio Grillo dal canto suo vive sereno questa campagna elettorale frenetica, oberato di appuntamenti anch’egli, si rilassa col consenso che gli mostra la città. In fondo nessuno può incolpare Grillo visto che questa sarà la sua prima esperienza politica. Ed è normale che chi vuole una ventata d’aria fresca decide di cambiare e Grillo non essendo un politico e non essendosi mai seduti sugli scranni del Consiglio è ben voluto da tutti e dalla gente, diventando così un uomo del popolo. Anche la sua dialettica è migliorata tantissimo, nei discorsi pubblici adesso si affrontano anche contenuti, visioni e soluzioni per la città. Mentre prima a farla da padrona era solo ed esclusivamente la sua verve e la sua gran voglia di fare e d’altronde è naturale e fisiologico per un imprenditore che in un giro di ventiquattro ore si è visto catapultato in un mondo che ha visto sempre e solo dall’esterno.

Le sensazioni di questo periodo logicamente non devono demoralizzare ed entusiasmare nessuno, perché il risultato delle urne è sempre un’incognita e le previsioni dei sondaggi possono sempre variare da un giorno all’altro. Di quello che si è contenti è che almeno i toni siano stati smorzati, per il resto speriamo soprattutto che vinca Afragola.

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