AFRAGOLA – E’ ufficiale, la coalizione di centro con a capo l’ex Presidente del Consiglio Nicola Perrino non esiste più. Galeotto è stato lo sgambetto fatto dal consigliere Caiazzo questa notte, il quale ha preferito tenersi il simbolo di Forza Italia, tornare nella coalizione più naturale al suo partito piuttosto che lottare da uomo politico afragolese per quegli ideali firmati nel documento che sanciva la formazione del terzo polo di centro e che riconosceva in Perrino la leadership.
Strane mosse quelle del consigliere azzurro che nei primi colloqui fatti con Gennaro Giustino quando si stavano ponendo le basi alla famosa casa dei moderati, il suo diktat fu duro e preciso: “Non voglio Perrino come candidato sindaco”. Fedele a questo principio e condiviso nello stesso momento Gennaro Giustino tenne a precisare nei vari incontri succeduti coi moderati, di preferire Tuccillo a Perrino e così sfumò il sogno del capogruppo di “A viso Aperto”, salvo poi scoprire che a pochi giorni di distanza lo stesso Caiazzo diventava un fervente sostenitore dell’ex Presidente del Consiglio.
Ormai era tutto fatto Nicola Perrino e i suoi erano già pronti per la presentazione delle liste che avverrà domani, solo domani, ci pensate. A distanza di un giorno e mezzo dal termine, il consigliere Caiazzo si desta e capisce che forse per lui è molto più importante sottostare ai dettami calati dall’alto che il bene della propria città. D’altronde il consigliere azzurro non ha mai nascosto le sue ambizioni. La pressione della senatrice Pina Castiello, a quanto pare, è stata determinante nelle scelte del partito del Cavaliere, visto che per non guastare gli equilibri sovracomunali hanno suggerito al consigliere metropolitano di rientrare nei ranghi e di supportare il progetto di Claudio Grillo, che a questo punto con Fratelli d’Italia e Forza Italia, non si può più chiamare più Coalizione civica ma assume un’identità di centro destra a tutti gli effetti.
Non ne aveva bisogno assolutamente di ulteriori innesti, il progetto Grillo era già forte così di per sé, ma se arrivano altri manovali a tirare la carretta che ben venga, è tutto grasso che cola per l’imprenditore afragolese. Il problema, a questo punto visto che Perrino ha deciso di ritirarsi a vita privata, resta tutto nella mente del consigliere Caiazzo. Alla fine questa scelta gli è convenuta davvero, visto che sicuramente non sarà mai considerato una prima linea, ma bensì un traditore dell’ultima ora?
Stando ad indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che Aniello Baia e Tommaso Bassolino rimarranno il Caiazzo col solo Fusco dall’altro lato, perché essi approderanno tra le file di Tuccillo. A questo punto, visto lo scenario, Nicola Perrino si è visto costretto a sciogliere le briglie e a liberare chi lo sosteneva, invitandoli a trovare collocazione fin quando erano in tempo e davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Questo passaggio fosse arrivato circa un mese fa, si era ancora in tempo per costruire quell’alternativa che avevamo avviato, ma così dall’oggi al domani, perdere una lista che fungeva da pilastro della coalizione fa male al progetto e soprattutto al morale. Io non ho mai mangiato con la politica, fortunatamente faccio un lavoro di cui ne vado fiero e vuol dire che tornerò a fare l’avvocato come ho sempre fatto. La politica si può fare tranquillamente stando seduto fuori le mura del Palazzo, vuol dire che ci prenderemo cinque anni di pausa. A me dispiace, specialmente per quei giovani professionisti che venivano dalla società civile, che credevano seriamente nel nostro progetto e che oggi si sono dichiarati ancora fedeli e per questo non si candideranno con nessuno, visto che il loro approccio era scaturito principalmente dalla mia presenza”.