AFRAGOLA – Era in bilico l’approvazione del bilancio previsionale effettuata nell’ultimo Consiglio comunale che vedeva la presenza di 23 consiglieri comunali dei quali 11 hanno votato a favore dell’approvazione, 9 contrari e 3 astenuti.
Il dubbio in primis gli è venuto al Segretario comunale che consultando lo Statuto Comunale ha potuto notare che l’approvazione del bilancio poteva ritenersi valida solo se raggiunta da un terzo dei consiglieri qualificati. Gli fa eco, immediatamente il Presidente del Consiglio Antonio Pannone che già in sede dell’ultima Assise Pubblica fa notare le perplessità del Segretario comunale, perplessità che immediatamente vengono respinte dal primo cittadino che esibisce un documento redatto dall’Ufficio Territoriale della Prefettura che demanda tutte le responsabilità al Consiglio comunale. Insomma i lavori proseguono, il bilancio viene approvato ma la diatriba continua, fino a finire sul tavolo del prefetto che solo a distanza di giorni e precisamente oggi, si viene a sapere la sua risposta positiva circa l’approvazione del bilancio previsionale.
Lo stesso prefetto si rifà allo Statuto Comunale e precisamente all’art. 18 che stabilisce che un terzo dei consiglieri qualificati servono affinchè sia valida la seduta del Consiglio ma per quanto riguarda le approvazioni delle delibere non è fatta menzione di tale quorum nello Statuto vigente e pertanto l’approvazione del bilancio previsionale nell’ultimo Consiglio comunale è da ritenersi valida a tutti gli effetti.
A tal riguardo abbiamo interpellato uno dei consiglieri di maggioranza Gennaro Giustino capogruppo di “A viso Aperto” che davanti ai nostri taccuini dichiara: “È alquanto paradossale il fatto che i consiglieri Pannone e Giacco si dimostrano così fedeli alle regole di quorum quando ad essere approvato è il bilancio fatto da Tuccillo, mentre si dimenticavano facilmente delle stesse regole quando ad essere approvati erano i bilanci del loro ispiratore politico Vincenzo Nespoli. Questa è la dimostrazione del doppiopesismo e della politica di parte interpretata da certe fazioni. Voglio ricordare a Giacco e Pannone che negli anni scorsi, quando il consiglio di Afragola era costituito da 30 consiglieri, e al governo della città c’erano loro, il bilancio previsionale è stato approvato con il voto di 14 consiglieri. Ecco, visto che le regole statutarie sono rimaste sempre le stesse, vorrei sapere dai due consiglieri nespoliani, cosa sia cambiato da allora, oltre al fatto che adesso nei banchi di opposizione sono loro a sedere?”