CAIVANO – La mafia, una montagna di letame. Deve essere stato questo lo spirito che ha animato questa mattina, in Piazza Primo Maggio a Caivano, il MeetUp locale con la presenza, tra gli altri, di Francesco Giuliano e Maria Pina Bervicato insieme a LUIGI LEONARDI, testimone di giustizia, a ribadire a gran voce che la camorra e la mafia sono oramai integrate nei nostri territori e ne decidono tristemente le sorti, insinuandosi sempre più spesso nelle Istituzioni attraverso il controllo della classe politica. Nel caso di Caivano la massiccia presenza del malaffare ha infatti decretato recentemente lo scioglimento dell’assise comunale per condizionamenti ed infiltrazioni camorristiche, ad opera del Ministero dell’Interno, condannando la cittadina ad ulteriori mesi di amministrazione straordinaria. Oltre ai presenti in piazza, come spesso avviene quando si affrontano argomenti così delicati alcuni avventori, incuriositi dalle parole di ferma condanna dei presenti, si avvicinavano interessati al gazebo pur mantenendo una sorta di “distanza di sicurezza”. Non è mancato un simpatico teatrino con alcuni attempati sostenitori del Pd locale, la cui sezione si trova a pochi passi dalla piazza, che dopo alcuni momenti di reciproci dileggiamenti e prese di distanze (si è sentito pronunciare e mimare anche qualche invito esplicito a recarsi in lidi poco baciati dal sole), pur rifiutando l’invito degli organizzatori ad intervenire al banchetto opportunamente predisposto, hanno scambiato alcune battute con gli attivisti all’ingresso della sede del partito riconoscendone l’impegno, in particolar modo su tematiche così scottanti ed affrontate non così frequentemente. Non si può negare che anche Caivano sia entrata a far parte della non invidiabile classifica dei Comuni nei quali l’espressione del voto dei cittadini è stata delegittimata dallo Stato. Dopo la sfiducia al precedente Sindaco, che aveva già decretato l’arrivo della Commissione, la parola torna nuovamente ai Prefetti, con motivazioni questa volta ancor più gravi.