Si parla di “una guerra tra cugini” poiché i sovrani d’Inghilterra (Giorgio V), di Germania (Guglielmo II) e di Russia (Nicola II) erano nipoti della regina Vittori d’Inghilterra, definita la “nonna d’Europa”.
Dopo la dichiarazione di guerra dell’Austria-Ungheria alla Serbia, la Germania fece lo stesso con Russia e Francia, bisognava combattere su due fronti. I tedeschi miravano a sconfiggere i francesi in poco tempo, guerra lampo, dopodiché si sarebbero concentrati sui russi. Il piano da seguire fu ideato da Alfred von Schlieffen e consisteva nell’attaccare la Francia passando per il Belgio. Inizialmente furono disposte sul fronte est solo circa 10 divisioni, per tenere occupati i russi. I tedeschi invasero il Belgio il 4 agosto del 1914, ciò portò i britannici a prendere parte al conflitto. Un giorno dopo l’invasione, ci fu il primo vero scontro armato combattuto a Liegi. Si combatté per due giorni, dopodiché i soldati del kaiser proseguirono in territorio belga; i tedeschi raggiunsero Bruxelles il 20 agosto. Nel frattempo, il 12 del mese, le truppe britanniche avevano attraversato la Manica.
I francesi provarono ad attaccare le truppe del kaiser nell’Alsazia e in Lorena, ma furono bloccati nella prima e sconfitti nella seconda. I francesi si ritirarono a Nancy, dove avvenne la battaglia del Gran Couronné. Le truppe anglo-francesi si scontrarono il 22 agosto con quelle tedesche nella battaglia delle Frontiere, dove per la prima volta i britannici presero parte agli scontri; i tedeschi riuscirono ad avanzare; gli Alleati ripiegarono verso Bordeaux abbandonando Parigi. Le truppe anglo-francesi ripararono dietro la linea del fiume Marna. Il comandante in capo delle truppe francesi, Joffre, stava preparando una controffensiva. Il contrattacco iniziò il 5 settembre, ci fu la prima battaglia della Marna, il “miracolo della Marna”. A causa di alcuni errori strategici, i tedeschi furono sconfitti; il piano Schlieffen fu abbandonato.
Entrambi i contingenti miravano a raggiungere il mare a settentrione, la conseguenza fu l’allargamento del fronte. In seguito fu combattuta la prima battaglia di Ypres, durante la quale i tedeschi provarono a sfondare il fronte. Da allora gli eserciti si scontrarono in una logorante guerra di trincea, il loro obiettivo era conquistare la “terra di nessuno”, situata tra due trincee avverse.
Il fronte orientale fu segnato da alcune sconfitte subite dalle truppe tedesche e austro-ungariche, a favore dei russi. In seguito i tedeschi del comandante Hindemburg annientarono gli avversari a Tannenberg e sui laghi Masuri. Gli austriaci, invece, continuarono a collezionare sconfitte, tanto che, nel corso della battaglia di Galizia, dovettero essere soccorsi dai tedeschi. La mancanza di provviste e munizioni costrinse i russi a trincerarsi; anche sul fronte orientale si iniziò a combattere la guerra di trincea.
In Serbia, dopo alcuni scontri, si ritornò alla situazione iniziale: Belgrado, che inizialmente era caduta in mano austro-ungarica, tornò libera.
I combattimenti si verificarono anche in Africa e in Asia, dove le potenze europee avevano varie colonie.
In mare le due flotte principali erano quella britannica e quella tedesca, si scontrarono nel Mare del Nord, nel Mar Mediterraneo e negli oceani, dove le corazzate del kaiser ebbero la peggio.