CAIVANO – C’era già nell’aria il profumo di scioglimento, tutti lo sentivano ma tutti, specialmente i politici, facevano finta di non sentirlo. L’enorme baccano fatto sia dalla politica che dalla stampa locale non poteva non passare inosservato e infatti, la Prefettura non ci ha pensato più di tanto a mandare in avanscoperta una Commissione di Accesso di tutto rispetto. E come affermano forti indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, provenienti direttamente dall’interno del Castello, tra il 30 Aprile e il 4 Maggio si avrà l’ufficialità con relativa relazione di tutte le indagini fatte dalla Commissione e le decisioni prese dalla Prefettura. E da quello che ne è fuoriuscito è che la Prefettura scioglierà il Consiglio Comunale per gravi inadempienze e comportamento reiterato da parte dei settori nel dotarsi dello strumento dell’affidamento diretto dei lavori.
Non sono passate inosservate alla Commissione d’Accesso le numerose determinazioni di somme urgenze e affidamenti diretti che raggiravano il codice d’Appalto per quanto riguarda la frammentazione dei lavori, in modo da ottenere continui esborsi da parte dell’ente inferiori ai quarantamila euro, metodo che mette al riparo dal fatto di servirsi obbligatoriamente di una centrale di committenza per affidare un appalto.
Dal momento che ci sarà lo scioglimento del Comune il prossimo appuntamento per nuove elezioni amministrative sarà spostato al 2020 e fino ad allora il Comune di Caivano sarà amministrato da un Commissario Prefettizio e a questo punto non si sa se sarà riconfermato Vincenzo De Vivo o si affideranno le sorti dell’ente ad un altro uomo di governo, come non si sa al momento, visto che la Commissione d’Accesso appare molto abbottonata, se nello scioglimento risultano esserci anche infiltrazioni di stampo camorristico.