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[CALCIO] #SassuoloNapoli 1-1: perdita dei sensi

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Il cambio orario del fischio d’inizio di Sassuolo-Napoli non ha influito nelle scelte organizzative dei tifosi azzurri accorsi lo stesso in massa al ‘Mapei Stadium’ di Reggio Emilia. 9000 e più tifosi napoletani hanno affrontato l’ennesima trasferta con grande entusiasmo spinti anche dalle festività pasquali. Ma il tifo non è bastato, l’ultima vittoria del Napoli in casa del Sassuolo risale al 2014 con Callejon. Oggi un pareggio. Per la corsa scudetto, un bruttissimo pareggio. È davvero clamoroso il ritorno del Napoli in campionato dopo la pausa nazionali. Il Sassuolo ha confezionato un regalo enorme alla Juventus. ‘Pressure test’ per la Juventus alle 20,45: se batte il Milan allo Stadium scapperebbe via e stavolta seriamente. Juve a 75. Sono 74 i punti dei partenopei invece: 23 le vittorie, terzo miglior attacco del torneo e miglior difesa dopo quella della Juventus. Tutto questo al momento non basta. La fredda cronaca pasquale. Al Mapei, Politano sfrutta un gran colpo di testa di Peluso finito sul palo, tap-in vincente e Sassuolo in vantaggio. Matteo Politano, vicinissimo al Napoli nel mercato di gennaio, ma misteriosamente perso (anche lui), segna proprio agli azzurri. Mancava nello score da 12 giornate. Napoli molto impreciso ed anche sfortunato nella prima parte: Callejon segna ma è in offside, Mertens pretende troppo da se stesso ed è anche stanco, Insigne fallisce una rete quasi fatta dopo il gol subito, poi non può nulla sul miracolo di Consigli a fine primo tempo. Da Milano a Reggio, in questo finale di stagione risultano pesanti i due errori sotto porta dell’attaccante azzurro. Male anche la difesa: Reina disattento sulla rete del Sassuolo, Albiol e Koulibaly in affanno, ad Hysaj e Rui onesti giocatori azzurri non si può chiedere sempre il massimo. Il centrocampo arrancava stasera, nessun colpo di genio, di forza, di personalità. Nella ripresa tutti aspettavano una reazione rabbiosa degli uomini di Sarri, c’è stata con Milik. Sembra vivo e voglioso di lasciare il segno. Per Sarri però, la prima ora deve farla però sempre in panca. Una traversa frena l’urlo di gioia del polacco. Come nel 2014 c’è lo zampino di Callejon in collaborazione con Rogerio del Sassuolo. 1-1: minimo sindacale. Una sconfitta più di un pari a questo punto della stagione. Circa 40 partite sulle spalle sempre con gli stessi uomini in campo cominciano a sentirsi. Cambiare più volte, rischiando, sarebbe necessario. Il Sassuolo ha tenuto con un grande Acerbi, ha combattuto con Sensi e Politano ed ha anche sprecato gol fatti con Berardi. Il Sassuolo ha giocato quasi da sparring contro la Juventus, contro gli azzurri è stata una altra storia. La storia dice anche che il Napoli fino ad oggi ha disputato un grandissimo campionato, Sarri ha commesso alcuni errori di gestione ma ha anche presentato con i suoi uomini un gran calcio in serie A. La società invece è mancata nel momento cruciale, spesso accade, ma oggi, quest’anno, può risultare ancor più grave questa mancanza.
GIUSEPPE LIBERTINO

 

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