SAN PRISCO – Tra le varie incompatibilità denunciate all’interno della giunta D’Angelo, quella di Prisco Sbordone è quella destinata a fare più rumore. Forse perché dal punto di vista amministrativo è la più evidente. Infatti non si assiste tutti i giorni al fatto di avere un assessore al commercio che espleta un’attività commerciale all’interno di box auto. Anche se a dire il vero, l’assessore Sbordone, presentando documentazione ha cercato di dimostrare che l’attività commerciale fa capo al fratello. Resta il fatto comunque che lui è proprietario dei locali che, arbitrariamente e senza concessione amministrativa, sono stati trasformati da box auto a locali commerciali.
Se non fosse solo vista da un punto di vista illegittimo la cosa, l’assessore Sbordone, come minimo dovrebbe passare per l’ufficio protocollo e rassegnare le sue dimissioni, perché il tutto appare eticamente e moralmente sbagliato. Un assessore non può dare il cattivo esempio, egli rappresenta le istituzioni e non si sale al Comune solo con l’idea di diventare il padrone del paese e arrogarsi il diritto di poter fare qualsiasi cosa. Una delega rappresentata e offerta dal primo cittadino comporta una responsabilità enorme nel proprio settore. E’ moralmente sbagliato essere un assessore al bilancio e far fallire per debiti la propria azienda, figuriamoci ad immaginare un assessore al commercio che nei suoi box auto ospita un’attività commerciale. L’esempio che si dà alla cittadinanza è che tutti i box auto possono essere trasformati in attività commerciali e per chi non ha un’attività, anche in una bella villa con piscina, il tutto senza autorizzazione amministrativa. Tanto l’ha fatto l’assessore lo facciano tutti.
Da un grande potere, derivano grandi responsabilità diceva lo zio di Spiderman, ma purtroppo sappiamo benissimo che quelle sono parole per supereroi, qui purtroppo ci troviamo solo davanti a gente piccola piccola.