SAN PRISCO – I cittadini sanprischesi hanno appena finito di pagare l’ultima rata della TARI, ovviamente a loro non è dato sapere nulla oltre la somma da pagare. Si sa che per legge l’ente comunale dei soldi versati dai contribuenti per quanto riguarda la TARI non può fare altro che pagare la ditta preposta alla raccolta dei rifiuti. Eppure nel comune casertano c’è qualcosa che non quadra. Se solo si pensa che negli ultimi sette mesi i sacchetti per la raccolta differenziata non sono stati distribuiti e che comunque i cittadini anche nel 2016 hanno profumatamente pagato fino all’ultima rata dell’imposta sulla raccolta rifiuti, la rabbia comincia a montare. Ma la stranezza non è solo questa: con il nuovo pagamento, ovviamente dove all’interno sono contemplati anche i sessantamila euro per l’acquisto di nuovi sacchetti, l’amministrazione comunale aveva promesso che la distribuzione dei kit per la raccolta differenziata sarebbe stata ripristinata e così è stato, da pochi giorni gli agenti della Polizia Locale hanno cominciato a distribuire quelli che dovevano essere i nuovi kit dei sacchetti, ma sorpresa per chi li ha ritirati ha potuto riscontrare che all’interno del kit era presente il vecchio calendario della raccolta differenziata con tanto di firma in bella mostra dell’ex sindaco Antonio Siero, sintomo questo che i sacchetti appena distribuiti risalissero come minimo a più di tre anni fa.
Il volantino calendario trovato nel kit sacchetti
Allora i cittadini si domandano: quindi i sacchetti esistevano anche quando nei sette mesi scorsi ci hanno lasciato senza? Ecco questa è la stranezza che accade tra le mura del settore ambiente del Comune di San Prisco. A cosa servono i sessantamila euro che dovranno essere usati per l’acquisto di nuovi sacchetti, visto che per legge non ci possono essere distrazioni di fondi?
Non solo questo per l’anno 2017 il costo della TARI ha subito un incremento del 22% rispetto a quello dell’anno precedente, eppure il Comune di San Prisco non ha fatto firmare i nuovi contratti alla ditta vincitrice della gara d’appalto. L’attuale ditta che raccoglie i rifiuti nel comune a nord di Caserta è in regime di proroga con gli stessi accordi economici del 2016, allora perché chiedere un aumento alla cittadinanza? Ma soprattutto perché chiedere, in maniera del tutto illegittima, la ricevuta del bollettino TARI pagato al ritiro del kit sacchetti, tra l’altro neanche comprato? Misteri dell’amministrazione D’Angelo.