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SAN PRISCO, dimissioni di Paolino, la nuova assessora sarà di “Noi Valori”

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SAN PRISCO – All’indomani del Consiglio Comunale, così come annunciato in esclusiva da Minformo, sono arrivate le dimissioni da assessore del consigliere Francesco Paolino. Il neo consigliere provinciale aveva già preannunciato le sue dimissioni e così appena avuto il tempo di districarsi dai suoi nuovi impegni sovracomunali ha restituito le deleghe di Pubblica Istruzione, Marketing, Patrimonio Comunale e Ambiente e quindi liberato la casella di assessore che secondo la legge dovrebbe appartenere ad una donna, visto che attualmente la giunta sanprischese non rispetta la percentuale rappresentata dal genere femminile come la legge prevede.

In realtà la questione tiene banco già da diverso tempo e il fatto che dalle dimissioni di Paolino, il primo cittadino ancora non ha sciolto le sue riserve sul nome nonostante il termine stabilito dal Difensore Civico Francesco D’Ippolito, fa pensare al fatto che ci sia qualche problema di equilibrio e che su qualsiasi nome avanzato c’è sempre qualche fazione politica scontenta. Anche se dalle ultime indiscrezioni pare che per mettere tutti d’accordo l’assessore dovrebbe uscire dallo stesso gruppo politico dell’uscente Francesco Paolino e Sara Russo nuora di Carillo, allo stato attuale, detiene il vantaggio sulla moglie di Paolino Carmela Nacca proprio perché la figura di Domenico Carillo, attualmente, serba ancora il suo appeal e in quanto a trattative politiche il vicesindaco non ha eguali.

In caso contrario, invece, laddove dovesse avverarsi l’ipotesi remota di vedere Carmela Nacca delegata dal sindaco, visto che la sua figura è molto sponsorizzata da Schiavone, Sbordone e dal marito, vorrebbe dire che quest’amministrazione preferisce pian piano scaricare una figura molto invadente come quella di Domenico Carrillo e favorire una più mite come quella del consigliere provinciale. Ad ogni modo il tempo stringe, manca meno di una settimana al termine e il sindaco in questi giorni, per scongiurare l’arrivo di un Commissario ad acta, deve per forza sciogliere le riserve, per il bene dei cittadini e delle casse comunali.

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