CAIVANO – Altra figuraccia di Forza Italia. E questa volta i famosi “dissidenti”, Ponticelli, Mellone, Frezza e Buonfiglio, si tirano dietro pure il consigliere regionale Armando Cesaro. Su cosa? Sempre sui rifiuti. Ricostruiamo la vicenda fatti alla mano. Proprio Armando Cesaro l’altro giorno torna a parlare di Caivano dopo i silenzi che lo hanno visto protagonista nei giorni caldi della sfiducia al sindaco Simone Monopoli firmata proprio dai suoi fedelissimi. Cesaro non ha mosso un dito. Ma si ricorda di Caivano, probabilmente compulsato proprio dalla frangia dei “dissidenti”. E si ricorda di Caivano per parlare del “piano regionale” sui rifiuti e delle scelte messe a punto dall’amministrazione regionale targata Pd. Questo piano prevede l’istituzione a Caivano presso l’impianto Stir, ex Cdr di Pascarola, di una linea di tritovagliatura delle balle di spazzatura stoccate in molti punti della Regione, incluso ovviamente i suoli della zona Asi di Caivano.
Cesaro, ad ottobre 2017, interviene sull’argomento con toni duri e cerca di passare come il tutore del territorio. Ovviamente cercando di far recuperare consensi e credibilità a Forza Italia dopo che i dissidenti sono usciti, almeno sul piano dell’opinione, e basta leggere i social per capire come stanno le cose al netto dei “fake”, con le ossa rotte dal percorso di sfiducia a Monopoli. Non manca chi da Forza Italia Caivano fa riferimento pure al silenzio del sindaco. Giganti della politica che diventano improvvisamente “nanetti” di fronte ai fatti. E collezionano una figuraccia.
Infatti, basta andare sulla pagina politica ed istituzionale di Simone Monopoli. Arrivare al 15 luglio 2017. Troverete un post (immagini pubblicate nell’articolo) firmato dal sindaco Simone Monopoli proprio sull’impianto di tritovagliatura che la Regione a guida Pd vuole realizzare a Caivano.
Il sindaco scriveva: “Riunione in Regione per lo smaltimento delle balle stoccate nella zona industriale. Ho partecipato – scriveva Monopoli il 15 luglio 2017 sui social e attraverso un comunicato stampa diramato e diffuso a tutte le testate – con l’assessore all’Ambiente di Caivano, Baldi, ad una riunione in Regione Campania sullo smaltimento delle balle di spazzatura stoccate nei suoli della zona industriale. Il piano regionale prevede l’istituzione di una nuova e particolare linea di “tritovagliatura” della spazzatura accumulata in grado di produrre “pellett” da bruciare in impianti fuori regione”.
In questa parte il sindaco in carica diede una notizia precisa ai cittadini. Anzi, due. Che c’era la volontà della Regione di realizzare a Caivano un impianto per la “tritovagliatura” delle balle e che c’era stata una riunione in Regione che vide protagonisti gli amministratori locali, guidati dal sindaco Monopoli, col ruolo non di spettatori silenti ma di protagonisti a difesa del territorio. Da dove lo si evince? Sempre dal post del 15 luglio firmato dal primo cittadino. “Ai rappresentanti regionali – scriveva Monopoli mesi fa – in nome della comunità abbiamo avanzato 3 richieste, così come già fatto in una lettera indirizzata al presidente della Regione Enzo De Luca nei primi mesi del mio mandato: 1 – che il procedimento di “tritovagliatura” inizi dalla balle di Caivano in modo da liberare entro un anno la nostra città da quelle vergognose “montagne nere” che hanno inquinato il nostro territorio, simbolo di una vecchia politica che ha pensato a svendere Caivano sull’altare degli interessi e degli affari personali 2 – comunicarci nei dettagli l’impatto ambientale di questa nuova linea di “tritovagliatura” in modo da diffondere le notizie ai cittadini di un territorio già segnato e martoriato dall’emergenza ambientale 3 – Valutare e predisporre un “ristoro” per i cittadini di Caivano che possa ripagare in parte quanto la città ha dovuto subire in questi anni. Inoltre, l’assessore Baldi ha approfittato dell’opportunità sottoponendo alla Regione il tema delle discariche abusive di rifiuti tossici e nocivi presenti sul territorio di Caivano. Essendo un Comune dissestato, non abbiamo soldi per rimuoverli e smaltirli. Su questo tema, l’assessore Regionale, Fulvio Bonavitacola, riceverà la nostra amministrazione la prossima settimana per farci partecipare ad un progetto pilota e con quei finanziamenti riusciremo a bonificare i siti già censiti. Noi lavoriamo per il bene dei cittadini e non consentiremo che i “rigurgiti” del “vecchio sistema” possano fermare il cambiamento facendo ripiombare Caivano nell’affarismo e nell’illegalità dove la città e la salute dei cittadini valgono meno dei loro interessi economici e personali”.
Avete letto bene. Monopoli non volle siglare nessun accordo ma si preoccupò di chiedere all’assessore regionale del Pd, Fulvio Bonavitacola, 3 impegni precisi a favore della comunità locale qualora la Regione e il Pd avessero deciso inderogabilmente che bisognava realizzare quella linea presso lo “Stir” di Caivano. I 3 impegni chiesti da Monopoli sono chiari: si devono rimuovere prima le balle di Caivano, l’amministrazione doveva essere informata ufficialmente su carta per rassicurare i cittadini sull’impatto ambientale dell’impianto e sulla sicurezza della salute dei residenti, nonché l’amministrazione comunale chiese un impegno in relazione ad un “ristoro” per la comunità. Magari un finanziamento per un’opera pubblica da realizzare sul territorio cittadino.
Altro che silenzio, altro che sindaco assente. Quando Monopoli si batteva in Regione su questi temi, dov’era Armando Cesaro? Dov’erano i consiglieri di Forza Italia? Assenti e silenti. Se Cesaro e Forza Italia volevano preoccuparsi di Caivano, non era meglio che si facevano vivi in quei giorni estivi quando il sindaco combatteva da solo per la comunità mentre tutti erano sotto l’ombrellone? Perché Cesaro il comunicato lo ha fatto solo ad ottobre quando tutto è stato deciso e adesso la Regione non avrà nemmeno tra i piedi quel “fastidioso” sindaco che batteva i pungi sul tavolo chiedendo rassicurazioni certe sull’impatto ambientale dell’impianto e pretendeva un ristoro per i caivanesi? Quel sindaco fastidioso non c’è più grazie a Forza Italia. Il Pd resta in silenzio perché ha inondato Caivano di spazzatura, con le balle targate Bassolino, e adesso con De Luca sempre il Pd individua il territorio di Caivano per una nuova linea di “tritovagliatura” di quelle balle. Forza Italia è rimasta in silenzio quando il sindaco combatteva in Regione, anzi era impegnata a Caivano per tentare di spedirlo a casa. E parla adesso, quando tutto è inutile, solo per tentare di fare fessi e contenti i cittadini. E a parlare resta Armando Cesaro, figlio del più celebre Luigi che, giusto non dimenticarlo, da presidente della Provincia, decise di inviare a Caivano altre balle in piena emergenza rifiuti. Ed anche in quel caso Simone Monopoli, consigliere provinciale della maggioranza di Cesaro, si autosospese dal partito e poi si dimise. Corsi e ricorsi storici.
La verità viene sempre a galla. La prossima volta quando chiedete a Cesaro di interessarsi di Caivano, anche solo attraverso un comunicato ai giornali, almeno illustrategli la situazione reale. In modo da evitargli una figuraccia. Comunque l’importante è che i cittadini sappiano la verità. A proposito, adesso che la conosce pure Cesaro, il rampollo di famiglia farà qualcosa per riprendere le richieste del sindaco avanzate alla Regione a tutela dei caivanesi, oppure si fermerà all’inutile comunicato stampa presentato in pompa magna ma vuoto di contenuti? Staremo a vedere. I caivanesi non hanno l’anello al naso. E non da oggi!