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Il peperoncino e le sue proprietà terapeutiche

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Il peperoncino è il frutto della pianta Caspicum e si trova in diverse varierà, annum, chinense, frutescens, ect.

Gli effetti sul gusto sono senz’altro noti a molti, mentre per quanto riguarda quelli terapeutici si è detto tanto, spesso esaltandone alcune proprietà e sottacendo su altre comunque significative.

Andiamo a scoprire quali effetti può produrre il suo consumo sull’organismo umano.

La caratteristica principale e cioè la parte piccante è dovuta alla presenza di un alcaloide, la capsaicina.

Ricco di vitamina C: fu proprio studiando gli effetti del peperoncino che lo studioso ungherese Szent Gyorgyi scoprì questa importantissima vitamina. Tanto fondamentale che per questa scoperta gli venne attribuito il premio Nobel.

100 g di peperoncino contengono 282 kcal, e:

  • Proteine 13,46 g
  • Carboidrati 49,7 g
  • Zuccheri 7,19 g
  • Grassi 14,28 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Fibra alimentare 34,8 g
  • Sodio 1640 mg

Il peperoncino è dotato di molte proprietà e di tanti benefici. Si tratta di funzioni terapeutiche, dimagranti, nutritive e si dice anche afrodisiache. Si configura come un vero e proprio antiossidante e la ricerca scientifica si sta concentrando per cercare di scoprire il suo ruolo nella prevenzione dei tumori. E poi ancora il peperoncino favorisce la digestione, la circolazione sanguigna e ha delle evidenti proprietà antinfiammatorie. Tuttavia bisogna stare attenti, perché ci sono anche delle controindicazioni, soprattutto per chi soffre di alcune patologie, come l’ulcera e la gastroenterite.

Migliora la circolazione sanguigna

Le proprietà del peperoncino sono molte. Esso riesce a migliorare la circolazione sanguigna e protegge il sistema cardiovascolare, anche perché è un ottimo vasodilatatore, in grado di combattere gli effetti del colesterolo. Presenta molti acidi grassi insaturi, che consentono di rafforzare i vasi sanguigni e di mantenere elastici i capillari, migliorando l’ossigenazione del sangue. Anche i capelli trarrebbero beneficio dall’uso del peperoncino, perché la migliore circolazione sanguigna si rifletterebbe in maniera positiva anche sui bulbi piliferi.

Ha proprietà antinfiammatorie

Ha notevoli proprietà antinfiammatorie, infatti è indicato in caso di tosse. Riesce pure ad alleviare i dolori reumatici. Si può mettere a macerare nell’alcool e poi lo si applica sulla parte dolorante. Il suo carattere piccante è dato dall’alcaloide che contiene. Si tratta della capsaicina, che favorisce la digestione.

Il peperoncino ha effetti positivi anche sul mantenimento del peso forma, proprio per l’azione metabolica dei suoi principi attivi. L’assunzione, considerato il maggior apporto di sangue ai tessuti, può aiutare a bruciare i grassi in eccesso e a eliminare le tossine concentrate a livello epidermico con la sudorazione. Inoltre, pare che un apporto giornaliero di capsaicina possa essere utile nella gestione del senso di sazietà: il peperoncino, in altre parole, fa mangiare meno.

Le controindicazioni

Le controindicazioni del peperoncino sono valide per coloro che soffrono di alcune patologie in particolare: ulcera, gastroenterite, cistite, epatite, emorroidi. I bambini sotto i 12 anni dovrebbero limitarne il consumo, visto che il loro apparato digerente è piuttosto delicato. Per evitare disturbi, dovrebbero limitarsi anche le donne in gravidanza o nel periodo dell’allattamento.

Alfonso Mormile, docteur en naturopathie Jean Monnet

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