Sembra non avere fine la querelle intorno alla ditta che dovrebbe raccogliere la spazzatura in quel di Caivano.
Una storia che parte da lontano e che vede le vicende della Buttol legate ad aggiudicazioni fantasiose, proroghe illegittime e proteste degli stessi lavoratori dell’azienda.
La raccolta è discontinua, spesso inesistente, e sono sempre i cittadini a pagare, oltre una TARI sostanziosa, le pene di una vicenda che sembra non avere fine.
Si è spesso parlato della risoluzione del contratto, la ditta infatti non avrebbe i requisiti per effettuare la raccolta in un paese con il numero di abitanti pari a quello di Caivano, persiste però la sua presenza sul territorio e non si riesce a comprendere quali interessi la ancorano al comune in modo tanto saldo.
Il Sindaco, Simone Monopoli, ha ancora una volta diffidato i dirigenti a procurarsi verso la questione e, nel caso ce ne fosse bisogno, di applicare le sanzioni che il contratto stesso prevede.
Cosa dura da attuarsi, anche perché il fantomatico contratto non è mai stato firmato.
Al di la delle posizioni e delle opposizioni resta un fatto che è relativo alla salute pubblica, perché di quello si tratta quando l’umido non viene raccolto in tempo.
Con il caldo di questi giorni la situazione viene amplificata e l’olezzo che si produce si aggiunge a quello proveniente dalla zona industriale rendendo il paese praticamente invivibile.
Ci auguriamo che il dirigente prenda atto al più presto della richiesta protocollata da Monopoli e si riesca a risolvere una volta per tutte l’annosa e penosa questione.
Mancata raccolta rifiuti, mancato taglio del verde, attentato alla salute pubblica, questo denuncia nel documento protocollato e pubblicato sulla pagina Facebook del Sindaco.
Adesso si attendono azioni, le parole ormai non servono a nulla.