AFRAGOLA – Non poteva non diventare un vero e proprio ring elettorale la vicenda che ha visti protagonisti otto migranti richiedenti asilo ribellarsi all’interno del centro di accoglienza “Terra Nostra” gestito dalla consigliera Cristina Acri e dal marito. Infatti all’indomani degli atti di violenza degli immigrati ai danni degli operatori del centro per contestare il mancato pagamento mensile che gli permette la sopravvivenza in Italia, si sono scatenate le dichiarazioni delle parti politiche in gioco.
Prende la palla al balzo la deputata afragolese di “Noi con Salvini” Pina Castiello che forse, visto che molto probabilmente sarà lei la candidata a sindaco per il centro destra e quindi la detentrice dell’eredità dell’ex senatore Vincenzo Nespoli e visto che i moderati hanno cominciato a dialogare per formare un polo di “centro” molto propositivo e che vede tra i suoi maggiori esponenti proprio la consigliera Cristina Acri, ha pensato bene di sfruttare quest’occasione per cominciare ad aprire un serio dibattito sul territorio, non disdegnando piccoli attacchi alla gestione del centro, mirando anche alla pancia degli afragolesi.
La deputata leghista, infatti, alcuni giorni fa lascia delle dichiarazioni su alcuni organi di stampa che anche a detta del senatore di Sinistra Italiana Peppe De Cristofaro, fomentano un clima di violenza e di istigazione all’odio razziale. In realtà dietro queste dichiarazioni c’è dell’altro, molto probabilmente la deputata Castiello nel criticare l’operato di alcuni centri di accoglienza, pone nel proprio mirino quella che oggi si potrebbe definire un’alleata visto che siede nei banchi dell’opposizione nel Comune di Afragola insieme ai suoi amici di partito ma che domani, molto probabilmente sarà la sua antagonista nella prossima campagna elettorale. In poche parole ad Afragola tutti i problemi che si presentano sul territorio sono buoni per diventare spunto di bagarre elettorale e la deputata salviniana lo fa sfruttando anche la sua immunità parlamentare, come ammette anche lo stesso De Cristofaro, alimentando scontri e tensioni sociali, soffiando sul fuoco dell’intolleranza.
Infatti, a quanto pare Pina Castiello con le sue ultime uscite a mezzo stampa, annunciando in pompa magna la sua battaglia dedita alla chiusura di “quel” centro di accoglienza, non fa altro che cercare consensi in quella parte di cittadinanza intollerante che già si vede privata dei servizi a causa dei continui tagli che il governo apporta e che il partito della Castiello in parlamento approva, e quindi riversa tutto il proprio disagio verso il diverso, innescando una guerra tra poveri che non solo non serve a risolvere i problemi, ma che mette in serio pericolo la sicurezza dei cittadini.
Un invito che facciamo a tutte le parti politiche in causa è quello di aspettare i tempi giusti per la campagna elettorale e lasciare che gli organi sovracomunali lavorino per il bene pubblico su problematiche che, certamente, dichiarazioni di una deputata leghista non risolverebbero.