CAIVANO – Il 28 Giugno scorso Ciro Pisano, direttore e curatore del blog “Ad Alta Voce”, attraverso una condivisione di un nostro articolo, commentava, difendendosi, quanto le nostre notizie erano infondate e per arrivare all’infondatezza, poi rilevatisi notizia certa, il blogger pascarolese partiva da un altro nostro articolo, quello nel quale la nostra testata, come sempre, titolare di indiscrezioni esclusive, il 20 Giugno scorso dava in anteprima, per certo l’avviamento della procedura di annullamento della gara sui rifiuti vinta dalla ditta Buttol srl. Ciro Pisano apostrofava la nostra testata giornalistica con una parentesi: (si fa per dire), aggiungendo che tale notizia era una bufala interplanetaria, lasciando intendere ai lettori che lui e solo lui fosse il detentore della verità, come si legge nell’immagine, facendo dubitare della bontà sia delle nostre notizie che del nostro operato.
Post di Ciro Pisano
Come sempre abbiamo affermato, noi di Minformo, l’unico nostro vero alleato è sempre stato il tempo ed anche in questo caso è stato galantuomo, tant’è vero che l’unico mezzo per appurare la veridicità delle notizie è proprio lo scorrere del tempo e a distanza di ventidue giorni, il blogger di Pascarola, molto vicino all’ex dirigente all’ambiente Vito Coppola in contrasto continuo con il sindaco Monopoli.
Articolo di Ciro Pisano
Il blogger di “Ad Alta Voce” ha dovuto fare ammenda, scoprendo che nella giornata di ieri con nota prot. 16013 il Resp. al settore Ambiente Raffaele Celiento ha avviato ufficialmente la procedura di revoca della gara sui rifiuti e molto coerentemente col suo ruolo di blogger lo ha riportato all’interno della propria testata, a questo punto ci verrebbe da scrivere (si fa per dire), ma siccome amiamo troppo il nostro lavoro per screditare quello altrui, possiamo solo ammettere che quella di Ciro Pisano è stata solo una ragazzata dettata dal momento storico che vive Caivano e qui verrebbe da scrivere (So’ ragaaaazziiii).
Ma una richiesta è lecita, visto la reciproca stima che intercorre tra il sottoscritto e Ciro Pisano, almeno le scuse pubbliche sono dovute.