ACERRA – Continua il disastro ambientale a nord di Napoli a causa dei roghi tossici che continuano a bruciare nonostante ci sia la massima allerta sul territorio. Gruppi spontanei e associazioni si prodigano per contenere il fenomeno o, quantomeno, allertare in tempo i Vigili del fuoco e le forze dell’ordine. Ma niente e nessuno sembra saper porre un argine al flagello che devasta da anni il territorio. I cittadini sono spesso costretti, nella migliore delle ipotesi, a stare in casa con le finestre chiuse mentre una pioggia di polveri sottili e invisibili, mette a dura prova la loro salute. Acerra sembra essere, in questi ultimi giorni, nella mira di delinquenti la cui missione è ammazzare la città e i suoi abitanti.
L’ennesimo rogo, ieri, incendio che a dire il vero era in atto da diverso tempo, qualcuno parla addirittura di 20 giorni, durante i quali le persone nelle vicinanze hanno provato con tutti i mezzi a loro disposizione a mettere fine all’ecatombe ecologica causata da quel maledetto fuoco. Non è mancato qualcuno che ha dovuto ricorrere ai medici perché intossicato dai fumi inalati mentre cercava di intervenire con mezzi di fortuna. La protesta è montata intorno alle 18, quando molti cittadini hanno bloccato il traffico all’altezza del corso Italia dove, benché il rogo incriminato fosse in via Primo Maggio – ben lontano – l’aria era irrespirabile e noi stessi che abbiamo seguito in diretta la rimostranza, facevamo fatica a respirare. Andando via abbiamo incrociato un gruppo di Vigili del Fuoco stremati dalla fatica e ci siamo sentiti in dovere di ringraziarli. “Dovere”, è stata la loro semplice risposta. Minformo oltre a stare al fianco dei cittadini esasperati, esprime la solidarietà a chi, in silenzio, combatte contro questo mostro che finora si è dimostrato invincibile.