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CAIVANO, a Campiglione tutti i consiglieri diventano “giostrai”

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CAIVANO – Come ogni anno a Caivano quelli che si interessano un po’ della res publica cominciano a dimenarsi su un problema annoso che attanaglia la comunità gialloverde, un problema, a tratti, pure più grave dell’emergenza rifiuti della quale oggi Caivano vive una tregua indotta fino a fine mese, ed è quello dei biglietti gratuiti distribuiti dai mastri giostrai che installano le loro macchine ludiche all’interno dello spazio comunale usato per la fiera settimanale.

Come di consuetudine i mastri giostrai consegnano nelle mani dell’amministrazione vari carnet di biglietti gratuiti da distribuire alle famiglie/bambini meno abbienti. E’ un dono quello fatto dai giostrai non banale ma come sempre viene trasformato sul territorio, da chi riveste un ruolo amministrativo ma soprattutto da chi non ha argomenti utili per criticare, come oggetto di dibattito assoluto, fino a farlo diventare una vera ossessione, tant’è vero che nella tre giorni della festa patronale, a Caivano non si fa che parlare del fatto che i carnet dei biglietti offerti gratuitamente vengono divisi tra i membri dell’amministrazione usandoli, logicamente, a proprio piacimento alimentando così l’aspetto clientelare del favore all’amico e attestarsi come “Salvatore della Patria”, come è già successo con i ticket mensa della scuola, o quando si espletano favori sull’emissione di documentazioni al posto dei diretti interessati. Tutte queste dinamiche fanno si che i consiglieri comunali, specialmente quelli che raccolgono ottimi consensi, rafforzino ancor di più la propria popolarità.

E’ doveroso specificare però che a differenza degli altri anni, i carnet dei biglietti sono stati distribuiti equamente solo tra i consiglieri, maggioranza e opposizione, sono rimasti fuori dalle “giostre” il sindaco e gli assessori. Quindi a scanso di equivoci, se proprio ci deve essere qualcuno che deve alimentare lamentele strumentali in un senso o in un altro, ebbene che i cittadini sappiano che in questo caso, tutti i consiglieri sono “colpevoli”.

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