CARDITO – La denuncia parte dalla fanpage del consigliere di opposizione Pasquale Cacchio, ma lo stato in cui versa il Parco Taglia, unico polmone verde della città, invidiato da tutti, è sotto gli occhi di tutti: Erba non rasata, servizi igienici latenti, giochi in numero esiguo rispetto al numero di utenza.
Insomma, l’amministrazione Cirillo vanta un Comune dalle casse floride e poi permette l’incuria su una cosa che per la città dovrebbe essere un vanto. Il sindaco e la sua giunta non fa nulla per dare discontinuità sul tema Parco Taglia, rispetto le precedenti amministrazioni, infatti, chissà perché escono fondi per tutto, perfino per gli staffisti e portavoce, tanto criticati, poi da tutti votati, opposizione compresa e non si riesce a trovare un capitolo di bilancio che rappresenti uno spreco e che possa coprire un’eventuale copertura per la manutenzione del Parco.
Un’altra nota dolente da registrare al Parco Taglia è l’assenza di un regolamento che stabilisce aree ben definite riservate allo sgambettare dei cani in piena libertà e il conseguente divieto in altre aree del parco, nel rispetto degli utenti che riservano ancora qualche remore sull’amore incondizionato degli animali domestici. Anche perché non è giusto che i bambini non sono liberi di poter giocare a contatto con la natura a piedi e mani nude sull’erbetta, perché padroni di cani incivili lasciano che i propri animali possano espletare i loro bisogni liberamente in tutte le aiuole senza che essi poi vengono raccolte con apposite palette come l’etica morale, ancor prima della legge, vuole.