ACERRA – Il candidato a sindaco di Acerra del 2012 del Movimento 5 Stelle, Arturo Nuzzo, lascia il partito di Grillo con un addio polemico, e con lui tutto il vecchio meetup: «Proseguiamo con chi ha fatto davvero. Chi era del Pd ora pretende di guidare noi». «Cambiare Acerra era il programma del “Movimento 5 Stelle” di Acerra – fa sapere Arturo Nuzzo, cittadino candidato nel 2012 -. Farlo con coerenza e responsabilità era la necessità del gruppo che nel 2012 mi ha indicato come candidato sindaco. Oggi, non potevamo che uscire da questo Movimento 5 Stelle: per quello che è diventato, per il gruppo che ha spaccato, per il patrimonio di partecipazione che ha dissipato».
«Chi era con il PD ora pretende di guidare il nostro Movimento – accusa -.Non abbiamo più capito cosa c’entrasse il nascondersi dietro battaglie personalistiche, dietro il giustizialismo a tutti i costi, dietro agli articoli di giornali. Non abbiamo capito cosa significasse brandire la Giustizia per soli fini elettorali. Non abbiamo più capito chi ha deciso si dovesse abbandonare il nostro progetto originale di fare politica in maniera nuova, senza neanche averci provato, e adeguandosi alle peggiori pratiche dei partiti locali per interessi personali, accordandosi con loro. Non abbiamo capito perché gente eletta in altri partiti e gente dei sindacati si arrogava il diritto di rappresentarci.
Non abbiamo capito perché abbiamo dovuto sostenere le battaglie di chi ha ottenuto rimborsi per i suoi disastri». Nuzzo parla di «opposizione puramente distruttiva, becera, casinista», e accusa l’attuale gruppo grillino di miopia: «Predicano l’immobilismo anziché la partecipazione diretta a processi e scelte che potevano farci realizzare le nostre proposte, quelle costruite dai Cittadini che avevano sostenuto e votato cinque anni fa il Movimento 5 Stelle». L’ex cittadino candidato sindaco nel 2012 ribadisce anche che ci sono tante vicende “interne” «Noi non siamo pecore che seguono il gregge, noi siamo orgogliosamente Cittadini Liberi che vogliono rispettare e rispondere al voto affidatogli dagli elettori cinque anni fa, dai meetup, dalla base. Rimarremo qui, e anche in questo difenderemo la nostra amata Città di Acerra».
Questa volta non chiudono la porta anzi si dichiarano pronti a dialogare «valutando, senza preconcetti o posizioni ideologiche», proseguendo «Con chi il cambiamento lo ha realizzato davvero», con una strizzatina d’occhio al sindaco uscente.