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Siamo alle solite, quelle del PD.
I fatti li potete seguire nella nostra video-inchiesta, quello che pensa il sottoscritto lo potrete sapere solo leggendo.
La mia potrebbe sembrare una vendetta, ma vi assicuro che è solo una esposizione dei fatti nuda e cruda di ciò che accade sotto gli occhi dei cittadini.
Il mio profilo è aperto, chiunque può leggere ciò che scrivo, non si può dire altrettanto del PD e del suo segretario, un certo Antonio Angelino, di cui non posso seguire le vicende politiche in quanto bloccato su entrambi i profili.
E già questo avrebbe il sapore di una democrazia millantata e mai applicata che non darebbe il diritto a nessuno di etichettare gli altri come fascisti o altre menate simili, che, anzi, dovrebbe rendere agevole una disamina della persona libera da ogni timore invettivo.
Comprendiamo le ragioni di questo signore che già durante le elezioni del rappresentante degli studenti liceali al consiglio di istituto, ebbe modo di farsi riconoscere per le sue ambizioni da prima donna. Lo comprendiamo perché vogliamo perdonare l’ansia da prestazione di un giovane che trova il senso dell’esistenza nella “scalata sociale” tipica degli adolescenti in imbarazzo davanti a coloro che lui pensa siano inadeguati in una società che viaggia pesando denaro e oro.
Il taglio degli emolumenti manco a parlarne, “che non sappia la mano destra ciò che fa la sinistra”, ebbe modo di dichiarare durante un intervento nella nostra trasmissione Simposio, che si potrebbe però mutare in “che non sappia il popolo ciò che fa la sinistra”, per poi promettere un fiume di soldi alle scuole millantando collaborazioni e mandati inesistenti.
La vecchia politica gli fa un baffo a questi giovani-vecchi, hanno imparato presto, sanno come impegnarsi per il proprio bene e tornaconto.
Io non lo conosco questo ragazzino, somiglia molto, però, a uno che giocava alla play station nella stanzetta di mio figlio, lui nemmeno mi conosce ed è meglio che sia così.