Un blog fermo a Marzo 2016 quello citato, una presenza sul territorio praticamente offuscata dalla pretesa di riportare la festa del giglio ai fasti gloriosi di una volta, poi il silenzio assoluto, nascosti dietro segni di un pennarello nero, quelli tracciati sui nomi di chi presenta le istanze per incontrare i commissari, manco fosse una richiesta per parlare di sconvolgenti piani di destabilizzazione stile massoneria con tanto di occhio e triangolo.
Non me ne vogliano gli amici del meetup crispanese, una volta mia moglie ha provato a chiedere di partecipare a una riunione pentastellata, e gentilmente le è stato risposto… ah, si, il silenzio assoluto, forse il timore di doverla ospitare nell’appartamento di un privato, perché si sa, dell’estraneo è meglio fidarsi fino a un certo punto.
Alle elezioni comunali vi ho votato, non conoscevo nessuno di voi, avevo solo intravisto la foto del candidato sindaco con una chitarra in mano e non ne ricordo nemmeno io contesto, però ho scelto di preferirli agli altri perché ritenevo che un cambiamento fosse possibile e necessario.
Non me ne vogliano nemmeno per quella volta, prima che facessi parte a mia volta di un meetup, che li ho richiamati per la loro scrittura da adolescenti del Kappa e della Ics, e anche in quel caso sono stato ignorato, questione di stile.
Sullo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del comune, che Dio ce ne scampi, a parlarne si fa male ai crispanesi, che – e di questo ne devo dare atto – tutto sono tranne che camorristi. Qualcosa si poteva dire però, tipo che la festa dei Gigli “s’adda fare” ma dopo che un lavacro purificatore l’abbia mondata da ogni minimo sospetto, almeno questo si poteva fare.
Si è chiesto, invece, l’intervento del corpo di guardia pentastellato per chiedere la riabilitazione di una tradizione omettendo di precisare le ragioni che avevano indotto il sindaco a decretarne la sospenzione.
Non me ne vogliano se rido ogni volta che leggo di istanze per l’erba non falciata ai margini dei marciapiedi, per un incontro segreto con i commissari, per i leccalecca dei bambini non a norma, per il cancello della villa comunale con punti di ruggine, esagerazioni ovviamente, ma che rendono bene l’idea dello stato delle cose.
Cari amici, confermo, non vi ho mai sentiti parlare di camorra.
Mi firmo anche qua, per timore che non si possa comprendere l’autore dell’articolo.