Il Tribunale del Riesame annulla l’ordinanza del 31 Gennaio scorso nei confronti di uno dei titolari dei tanti caseifici accusati di adulterare il latte per fare la mozzare con soda caustica, Gennaro Falconiero titolare del “Caseificio San Maurizio”, che era accusato di aver acquistato latte vecchio e “rivitalizzato” con l’aggiunta di soda caustica direttamente dal Caseificio “Sorrentino”.
Il collegio difensivo di Falconiero, formato dagli avvocati Antonio Abet, Marco Muscariello e Michele Dell’Aquila, ha ottenuto l’annullamento della misura della decima sezione del Riesame avendo accolto l’istanza della difesa e ritenuto che non ci siano gravi indizi di colpevolezza nei confronti del Caseificio San Maurizio.
Diverso il discorso invece per i fratelli Luca e Salvatore Bellopede dei caseifici “Bellopede” e “Golino” accusati di aver prodotto mozzarella con latte adulterato con soda caustica, di aver usato latte di vaccino, spacciandolo per latte di bufala campana dop, di aver acquistato consapevolmente latte proveniente da mucche ammalate di tubercolosi e di aver affumicato prodotti con fumo derivante dalla combustione di cartoni e volantini, in barba a tutte le norme igienico-sanitarie.