Nella giornata di oggi, oltre al comune di Crispano, è stato sciolto anche quello di Casavatore.
Di seguito le dichiarazioni dell’ex candidato sindaco ed un ex candidato consigliere del M5S
Tanto tuonò che piovve. Anzi, nevicò. E poi arrivò il sole, a sciogliere la neve. Così ispirando il nostro Presidente della Repubblica ad apporre l’autorevole sigillo per decretare lo scioglimento di due cittadine già accomunate dal codice di avviamento postale e dai vertici della Polizia locale, e adesso, ahimè, anche dalle infiltrazioni mafiose. Mesi di indagini, documenti passati al setaccio in maniera certosina ed infine la decisione che conferma i sospetti, le voci, le narrazioni di personaggi più o meno coinvolti in questa vergognosa commedia, che ha trascinato ancora più a fondo le sorti già vacillanti della nostra cittadina.
Casavatore gemellata con Crispano, e tutte e due maledettamente gemellate con la CAMORRA. Si ricomincia tutto daccapo, in mano agli austeri Commissari Prefettizi che traghetteranno i due centri verso la speranza di un futuro migliore, non senza sacrifici e costi stratosferici per le casse già disastrate. Dopo tanto buio, dal canto nostro, non possiamo che aspettarci le stelle.