Con un comunicato su Facebook, Marco Mazza, Presidente della Terza Commissione Consiliare Permanente del Comune di Cardito (urbanistica N.D.R.), comunica di aver rassegnato le sue dimissioni dall’incarico.
“Per quanto possa interessare la notizia, da stamattina non ricopro più la carica di Presidente della Terza Commissione Consiliare Permanente.
Sopraggiunti impegni di carattere personale e professionale, infatti, non mi consentono più di dedicarmi alla funzione con disciplina ed onore, così come ho fatto fino a ora.
Ringrazio i Consiglieri Comunali per la fiducia che ebbero ad accordarmi e per il costante sostegno ricevuto”.
In realtà si può ipotizzare che i motivi di tale decisione siano diversi e più sostanziosi delle motivazioni ufficialmente date dal responsabile dell’urbanistica.
Marco Mazza avrebbe chiesto, nel periodo subito successivo al rinnovato scandalo della zona B1, serie prese di posizione da parte della giunta comunale e del Sindaco.
Il responsabile avrebbe chiesto l’istituzione del Servizio Patrimonio per dare corso alle dismissioni ex art. 1 comma 65 Legge 5 del 2013 e la necessità di razionalizzare l’Ufficio Urbanistica perchè avrebbe servizi e responsabili in numero insufficiente -uno per la verità, dai 4 precedenti-.
Il Sindaco avrebbe promesso di modificare la struttura organizzativa del settore ma, in seguito, avrebbe disatteso quanto concordato.
Vista l’insensibilità del Sindaco carditese, il Mazza ha deciso di rassegnare le dimissioni ponendosi in rotta di collisione con il partito e con il primo cittadino.
Chissà che dietro queste dimissioni non ci sia altro, noi possiamo solo supporlo, ma gli interessi intorno alla situazione della B1 sono forti e riguardano un po’ tutti, dai semplici cittadini a qualche ex amministratore e consigliere.