CAIVANO – Ieri alla segreteria generale del Comune di Caivano è arrivata la diffida del Prefetto di Napoli a presentare entro venti giorni il bilancio previsionale stabilmente riequilibrato dell’anno 2017 presso il Ministero degli interni, pena lo scioglimento del pubblico consenso e l’insediamento di un commissario prefettizio.
Comincia a scricchiolare lo scranno di Monopoli, se solo si pensa che i revisori dei conti non hanno approvato il bilancio previsionale del 2017 presentatogli, infatti nella nota si legge che il collegio non può che esprimere parere non favorevole allo schema di bilancio 2016-2018 nei risultati di competenza e, conseguenzialmente, ai documenti ad esso allegati, non avendo rilevato la congruità, la coerenza, e l’attendibilità delle previsioni in esso contenute.
Il problema non è poi così grave, visto che se ci si mette, con un po’ di impegno si riesce sempre a fare meglio, visto che il prefetto ha dato altri venti giorni di tempo, anche se fare meglio di chi sta amministrando Caivano, non è che ci volesse molto, ma se si pensa che a soli pochi giorni dalla presentazione di un bilancio, un assessore si dimette e se ne assume un altro – voci di corridoio dicono per intercessione di chi nella politica porta solo danni – allora già è un miracolo che almeno una prima bozza di bilancio sia stata presentata e come dice il proverbio: Se sono fiori fioriranno, e speriamo che non siano cachi.