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CARDITO: Chiacchio lascia la maggioranza. Tegola sul governo Cirillo

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Cardito – “Cardito merita di più”, è così che Pasquale Chiacchio decide di passare all’opposizione. Dalle pagine di Facebook il consigliere scrive: “Una scelta difficile, per quanto avevo creduto nel progetto di governo, ma doverosa alla luce dell’immobilismo e di quanto continuamente accade in maggioranza dove i problemi dei cittadini vengono sistematicamente messi da parte. Continuerò, dai banchi della minoranza, a trasferire nelle istituzioni i problemi della collettività sperando di trovare interlocutori che fino ad oggi sono mancati al Municipio”.

‘Interlocutori che sono mancati’ e ‘assenza di programmazione’, questi i nodi cruciali della decisione del rappresentante del “gruppo misto”, che da giorni ormai era nell’aria. Un malessere che va avanti dall’estate. Proprio di questi giorni, con un gesto concreto aveva scandito la sua come voce fuori dal coro. Infatti, come riportato dalla nostra testata on line. Chiacchio, ha rinunciato ai gettoni di presenza, proponendo di ridurre del 50% lo stipendio del primo cittadino, assessori e presidente del consiglio, commentando: “In tempi in cui la politica chiede sacrifici ai cittadini, la politica deve dare l’esempio”.

Al centro della riflessione del consigliere è lo stato di abbandono in cui riversa il centro storico. Soprattutto una mancata risposta alle necessità dei cittadini, di cui sempre Chiacchio ha ascoltato le necessità. Tra le priorità del sindaco in questi giorni, a parte quella di presentare una denuncia per la nostra testata on line, manca ancora il riassetto del centro storico, il cuore pulsante dell’economia e delle famiglie carditesi, lasciando il paese in una sorta di anarchia, come scrive nella nota protocollata questa mattina: “Si vive alla giornata in una sorta di anarchia interna che addirittura impedisce qualsiasi azione concreta tesa a dare un’accelerata al governo locale, immobile e spesso assente. Nulla si muove per evitare che possano emergere mille posizioni interne. Tutto questo mentre il paese muore. Basta fare un giro per il centro storico e capire quali sono le condizioni della città e cosa è stato prodotto in un anno e mezzo di amministrazione”.

Uno degli esponenti più forti della ricandidatura di Cirillo a tricolore, adesso lo abbandona. Cosa accade alla maggioranza di Cirillo? Un mattone saldo della sua formazione si stacca. Si prepara una sorta di effetto domino per il suo governo, visto che non mancano altri malumori all’interno del suo, ormai possiamo dire ex, nucleo di maggioranza compatto?

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