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[VIDEO] CASALNUOVO: Rischio chiusura per l’ASL. Gli ultimi sviluppi di questa storia

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La storia è cominciata a fine ottobre, quando è stata diffusa la notizia che la direzione dell’ASL NapoliNord2 è intenzionata a chiudere il presidio di Casalnuovo.

Il condominio di Via Ravello dove ha sede l’ASL

L’azienda sanitaria, dopo un’ispezione, aveva riscontrato una carenza di standard igienico-sanitari minimi per esercitare alcune prestazioni. Per altro, l’attuale sede è ubicata all’interno di un condominio, ed è proprio questa situazione ad aver acceso la problematica. La situazione è abbastanza delicata, perché, se da un lato il comune di
Casalnuovo –che conta circa 50.000 abitanti– rischia di perdere un’importante presidio sanitario, dall’altro, la situazione in cui versano gli abitanti del condominio è abbastanza anomala e disagiata.

Stefano Credentino, componente del Comitato L’ASL non si tocca”, ci spiega: “Vogliamo che i servizi dell’ASL distretto 47, e in particolare gli ambulatori che attualmente prestano il loro servizio presso questa sede, vengano dislocati sul nostro territorio, e non come è stato minacciato presso altri comuni limitrofi”. Angela Ravo, altro componente del comitato, aggiunge: “I mezzi pubblici non ci sono per arrivare negli altri Paesi. Ieri ad esempio sono venuta per una prenotazione, mi volevano mandare a Frattamaggiore. Ma è molto più semplice arrivare al Policlinico che nei comuni confinanti”.

Una storia non recente: negli anni passati,
le varie amministrazioni avevano proposto delle alternative ma l’ASL ha sempre rifiutato. Stefano Credentino ci spiega: “L’azienda sanitaria locale ha fatto due bandi pubblici per trovare dei locali adeguati, uno dei due ha avuto una sola risposta con dei capannoni “qui vicini”, ma, secondo una sentenza del Tar, queste strutture hanno dei grossi motivi ostativi di standard per i parcheggi e commistioni con attività commerciali, per le quali il Tar ha ritenuto che il comune non possa rilasciare le autorizzazioni affinché l’ASL vada in questi locali”.

Intanto, gli abitanti del condominio vivono con sconosciuti da sedici anni, ed è possibile immaginare quanto siano esasperati dai disagi che questo provoca quotidianamente.     Una situazione decisamente insostenibile: infatti, oltre a non vivere in tranquillità, le persone che in quel palazzo ci abitano devono sperare che nessuno si faccia male, come è successo tempo fa, quando cadde una signora e sono stati obbligati a pagare un risarcimento di circa 30.000 euro. Di sera la situazione non migliora, anzi a pensarci bene, in termini di sicurezza, peggiora pure. Nella struttura, infatti, è presente anche la guardia medica, e la presenza di chi ha bisogno di cure continua anche di notte.

Massimo Pelliccia (Sindaco di Casalnuovo)

I condomini vorrebbero che il sindaco, Massimo Pelliccia, li convocasse per spiegare qual è la situazione e cosa si prospetta per il loro futuro. Intanto il 7 novembre scorso, il sindaco ha partecipato a un incontro con il direttore generale dell’ASL Napoli 2 Nord, Antonio D’Amore, e con i sindaci di Melito e Pozzuoli.

Sulla sua pagina facebook, scrive: “I servizi sanitari continueranno ad essere erogati sul territorio comunale.
[..] grazie al Comune che sin da subito metterà a disposizione dei locali per sopperire in via provvisoria alle carenze strutturali. Inoltre nei prossimi giorni la struttura amministrativa dell’ASL e quella comunale si incontreranno con l’intento di trovare una soluzione definitiva alla problematica. I servizi sanitari continueranno ad essere erogati sul territorio comunale.”

Quindi, per il momento, l’ASL continuerà a restare lì dov’è, e nel frattempo i disagi per i condomini resteranno quelli che subiscono ormai da anni.
Allora ci chiediamo, questa storia avrà davvero una fine?

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