AFRAGOLA – Pubblichiamo di seguito le riflessioni di un cittadino, una disamina attenta e minuziosa, sulle condizioni generali di un famoso istituto di Afragola.
Affondare una scuola a indirizzo Tecnico Commerciale che tanto ha dato ai cittadini Afragolesi radicata da anni sul territorio in poche mosse.Tutto passa attraverso il pensiero che la funzionalità delle scuole è secondaria alla capienza. Fin qui nulla di male se non che si sta discutendo di istruzione e dell’avvenire dei nostri figli.Non esiste un piano organico a lunga gittata basato sui bisogni reali del territorio. Siamo ancora a discutere del falso problema del funzionamento delle segreterie delle aree tecniche, delle entrate in ritardo dei ragazzi e del panierino con la merenda che devono portarsi a scuola. Anziché pensare a politiche che possano prevenire la dispersione scolastica aprendo la scuola anche di pomeriggio, la scuola la si chiude il sabato e si fanno ruotare gli alunni per mancanza aule. Assurdo!
Si scelgono di avventurarsi in indirizzi professionali che proiettano più velocemente i ragazzi nel mondo del lavoro. Questo non è combattere la dispersione scolastica (in Italia intorno al 18–20% a fronte dell’obiettivo del 10% posto dal Piano Lisbona 2020), ma di costruire una nazione più ignorante e indirizzata verso la produzione specializzata. Per chi? Non si capisce allora la miopia di chi decide di non investire anche su potenziamento delle strutture di studio (biblioteche scolastiche e ambienti digitali, per esempio).