In Italia è sempre più in crescita il settore della coltivazione di canapa (cannabis sativa).
Durante gli ultimi anni, sono raddoppiate le aziende agricole coinvolte nella semina di canapa e gli ettari coltivati sono aumentati notevolmente.
Molte le regioni interessate, in particolare per le telecamere di Minformo presenti al “Canapa In Mostra” con il progetto Green Eye, Canapa Campania e Campanapa hanno condiviso con noi il loro lavoro e l’impegno messo per favorire la creazione di una filiera completa in vari settori di applicazione, come ad esempio il settore alimentare e nutraceutico in modo da ottenere un valore aggiunto per la porzione agricola ma anche nel settore industriale del tessile e dell’ edilizia per lo sfruttamento delle paglie che possono essere utilizzate per la produzione di pannelli isolanti termo/acustici, o per la realizzazione di mattoni e malte per la bioedilizia.
Si tratta di un ritorno a un tipo di coltivazione che fino agli anni ’40 era più che diffusa in Italia, se si considera che il nostro Paese era il secondo maggior produttore di canapa al mondo, al primo posto, però, per ciò che riguardava la qualità.
Il declino si è avuto con l’imposizione sul mercato delle fibre sintetiche e con la campagna internazionale contro gli stupefacenti che ha demonizzato l’utilizzo e la coltivazione di questa pianta.
Oggi, invece, le istituzioni sono consapevoli dell’esigenza di creare un quadro legislativo meno rigido, che possa valorizzare le caratteristiche distintive della canapa italiana: la normativa italiana sulla canapa continua ad essere comunque lacunosa, almeno fino a quando non sarà approvato definitivamente il disegno di legge sulla canapa industriale, fermo al Senato dal novembre 2015.
Un notevole contributo va riconosciuto a Federcanapa, Federazione della canapa italiana, nata per dare voce e supporto tecnico-scientifico alle molteplici iniziative in atto in tutte le Regioni italiane con lo scopo di costituire una rappresentanza autorevole nei confronti del Governo, delle amministrazioni regionali e degli altri settori industriali.