Una domenica mattina segnata da un triste avvenimento a Casoria: in via Petrarca, angolo via Padula, nei pressi del Bar Iorio, un uomo è stato investito da un’automobile che procedeva a velocità piuttosto sostenuta in una zona del centro abitato. Allertati da persone del luogo giungeva sul posto una pattuglia di Agenti di P.M. e con l’uomo ancora riverso a terra, richiamava il 118, già allertato dalle persone presenti sul luogo dell’incidente. L’ambulanza giungeva di lì a poco e trasportava il sig. Rota Stefano alla clinica Villa dei Fiori di Acerra. Alla guida, secondo le prime testimonianze raccolte subito sul luogo dalla pattuglia di Agenti di P.M. , coordinati e diretti dalla Comandante D.ssa Col. Anna Bellobuono, vi era una donna che dopo aver investito l’uomo è fuggita via senza soccorrerlo .
In quel momento è scattata l’operazione di intelligence investigativa del Comando di Polizia Municipale di Casoria, interrogando i presenti, gli agenti di P.M. vengono a conoscenza del numero di targa dell’auto investitrice. Gli stessi agenti su disposizione della Comandante del Corpo di P.M. Col. D.ssa Anna Bellobuono, acquisiscono su supporto informatico le registrazioni ritenute utili alle indagini dalla telecamera installata proprio di fronte al luogo dell’incidente. Dopo tutto questo viene invitata la Sig.ra C. M. alla quale venivano richieste informazioni sul veicolo di cui ella è intestataria. Gli Agenti di P.M. procedevano a redigere tutti gli atti per l’identificazione. Del veicolo la signora non indicava il luogo della custodia, precisando che tale veicolo si trovava in Corso Secondigliano presso l’indirizzo di residenza del cognato.
Gli Agenti di P. M. , tramite la locale stazione dei Carabinieri di Casoria, interrogano il Sistema di Indagine e trovano un verbale di sequestro amministrativo della Polizia Stradale di Napoli.
Alla evidenza dei fatti, si procede a denunciare la signora C.M. per violazione della custodia giudiziaria, lesioni colpose e omissione di soccorso come riportato nelle immagini acquisite dalla telecamera di sorveglianza che riprendeva l’intero evento identificando chiaramente la signora C.M. a bordo del veicolo.