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CAIVANO: Servizio mensa, CGIL pronta a denunciare, la preside Peluso si tira fuori

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Caivano“Non me ne occupo più io, adesso sono le mamme che si sono organizzate per garantire il servizio che partirà entro il 15 ottobre”, chiaro il commento della dirigente scolastica Rosalba Peluso. Infatti i genitori dei piccoli alunni della Mameli-Cilea, per sopperire al problema della mensa, che ancora oggi non parte per la materna, hanno deciso di costituirsi in un comitato che curerà una trattativa con una ditta per garantire il servizio. “Informatevi meglio – continua la preside Peluso – già in altri comuni si procede in questo modo, in tutta Italia è una formula che funziona”.

Noi ci siamo informati.

Contattata telefonicamente la CGIL Scuola, la dottoressa Fiorella Esposito ha spiegato: “Le mamme non hanno veste giuridica, devono costituirsi davanti ad un notaio in un comitato, ma è obbligo del Comune istituire nel bilancio preventivo i fondi per i servizi obbligatori, tra cui l’espletamento per una gara di servizi mensa per i bambini della materna – continua Esposito – Soprattutto per somme che superano i 40mila euro, siamo nell’ambito di una gara europea, non più comunale. Ci metteremo subito in contatto con il Comune per comprendere cosa sta accadendo”. La rappresentante della CGIL è preoccupata nell’apprendere che oggi i bambini della materna non mangiano a scuola, rimarcando anche il fattore del tempo pieno e di come il Comune si stia ponendo nei confronti del rispetto degli orari delle maestre e di tutta l’organizzazione scolastica.

Dunque se i genitori con un comitato possono garantire la mensa ai bambini e di conseguenza il tempo pieno, ci domandiamo come potranno giuridicamente formulare un accordo per quote superiori ai 40mila euro, volendo includere la mensa anche per i bambini della scuola secondaria dell’infanzia, se qui ragioniamo in termini di bandi europei. Alcuni rappresentanti delle ditte mensa sul territorio hanno spiegato che la seconda gara risale ad 8 mesi fa, ma ancora oggi i partecipanti non hanno notizie sull’esito, non sanno se sarà espletata o se è stata sospesa, “Non sappiamo niente”– commentano – Tuttavia pensiamo che se non c’era un preventivo non si poteva indire una gara”. Molti dunque ancora gli interrogativi, il Comune è in dissesto ma il dato oggettivo è che sono state preventivate cifre per un servizio che ancora oggi non parte. Ci chiediamo il perché.

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