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CAIVANO: Nulla di fatto per le mamme in protesta. Ecco le vacue promesse del primo cittadino

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CAIVANO – Arrivano i primi risvolti per la questione disabili nelle scuole di Caivano. La protesta delle mamme è arrivata dopo l’annuncio del Comune del taglio all’assistenza materiale e altri servizi basilari per i bambini diversamente abili.
Una delegazione del gruppo di protesta è stata invitata a partecipare dapprima a un incontro presso gli uffici comunali in Via De Gasperi, poi a un summit con la maggior parte dei dirigenti al Castello Medievale.

Le notizie dal Castello non ci lasciano così ottimisti come successo per il resto della stampa locale.

Per quanto riguarda i trasporti, il Primo Cittadino avrebbe trovato un’azienda o organizzazione (di cui la cittadinanza non sa nulla) disposta a offrire il servizio momentaneamente in modo gratuito.
Con quali modalità un’azienda potrà offrire un servizio così complesso e costoso come il trasporto di bambini disabili in modo gratuito (e legale) non è dato saperlo.

Per il taglio alla mensa, al Castello avrebbero proposto alle mamme di procurare il cibo per i propri figli da sole, rimanendo al personale scolastico ordinario la sola sorveglianza degli alunni durante la pausa pranzo.
Una mensa non mensa, quindi, dato che l’onere economico del cibo rimarrebbe alle mamme stesse.

Per il problema principale, ossia il taglio dell’assistenza materiale, la soluzione data dall’amministrazione sarebbe ancor più ironica e paradossale. Il Sindaco avrebbe proposto alle mamme di delegare al personale ordinario, ossia ai bidelli, l’assistenza materiale per i propri figli disabili.
Non osiamo immaginare come potrebbe un bidello, assolutamente impreparato per questo tipo di lavoro, svolgere la difficilissima mansione della cura e dell’assistenza a un ragazzo diversamente abile.
E come sarebbe possibile, in quelle scuole in cui non ci sono bidelli di sesso femminile, curare quelle che sono le bambine, femmine, diversamente abili.

Un nulla di fatto quindi, speranze di cartapesta per le povere mamme che stanno per ritrovarsi tra le mani un pugno di mosche, ammaliate da summit, conferenze e incontri con la dirigenza.

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