CAIVANO: Ancora una volta la nostra terra brucia, ancora una volta il campo rom, ancora una volta c’è esigenza di smaltire quelle carcasse di elettrodomestici vecchi in modo illecito come descritto in un nostro precedente articolo.
Proprio in questo momento all’altezza del campo rom sul confine tra Caivano ed Acerra, si innalzano alte le fiamme. Assenti le istituzioni in quel campo e assenti le guardie ambientali che usufruiscono di rimborsi spese anticipati, erogati dal popolo caivanese, le quali hanno il compito, principalmente di esercitare il lavoro di prevenzione sul territorio, ma evidentemente si sta ancora aspettando i fondi per il patto della terra dei fuochi per crearsi un alibi sull’installazione di telecamere che mai avverrà e intanto i cittadini caivanesi respirano diossina.