ARZANO – Un arresto e tre ordinanze di interdizione dai pubblici uffici, questo ad ora il bilancio della bufera giudiziaria che si sta abbattendo sul Comune di Arzano (NA) dopo una disposizione della Procura Napoli Nord attuata dai Carabinieri della tenenza locale.
Il Comune è attualmente presidiato da un Commissione Straordinaria guidata dal Prefetto Umberto Cimmino, in seguito all’arresto, nel 2014, dell’allora Sindaco Giuseppe Antonio Fuschino, centrodestra.
Ai domiciliari, come riportato da internapoli.it, sarebbe finita un’appartenente alla Polizia Municipale, tale Rosa M., accusata di falso ideologico in atto pubblico, e a cui si contestano anche i reati di istigazione alla corruzione e violenza o minaccia per costringere taluno a commettere un reato.
Al vaglio delle indagini altre tre figure istituzionali, sottoposte a ordinanze cautelari di interdizione dai pubblici uffici. Effettuate inoltre perquisizioni in atto presso gli uffici comunali e il comando di Polizia Locale.
Da quanto emerso dalle indagini, pare che i tre indagati abbiano redatto un verbale di sopralluogo ideologicamente falso, in seguito alla costruzione edilizia sull’abitazione di Rosa M., appartenente alla Polizia Locale, di un intero piano abusivo.
La donna inoltre avrebbe intimato un terzo, che ha redatto un secondo verbale di denuncia all’azione abusiva, a distruggerlo con minacce e offerte in danaro.
Una notizia che continua ad infittire la trama e a confermare la totale mancanza di controllo delle istituzioni verso le forze di Polizia Locale, sempre più spesso abbandonate a se stesse e rese incapaci di svolgere il loro ruolo nella comunità, come denunciato già in molte occasioni da questa testata.