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Sparatorie ed attentati a ritmo di Rap: Pavia come “GOMORRA”

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Il modello criminale era quello di”Gomorra”: traffico di armi, estorsioni, rapine, truffe, spaccio di sostanze stupefacenti, con l’unico obiettivo di controllare il territorio della Lomellina.
L’operazione dei carabinieri di Pavia ha messo fine al “romanzo criminale” di questa giovane associazione a delinquere,notificando misure cautelari ai 24 aspiranti boss.
Dalle dichiarazioni del GIP di Pavia emerge la pericolosità dell’organizzazione, che ha definito: «notevolmente pericolosa per l’ampia disponibilità di armi».
Un arsenale: 27 tra pistole, fucili a canne mozze, fucili a pompa, bombe artigianali, migliaia di munizioni ed anche qualche «chicca», come la penna-pistola da «007».
L’elenco dei reati contestati è allarmante : 14 episodi di traffico di armi; 5 estorsioni; 21 incendi dolosi tra cui 4 per fini estorsivi, 14 per danneggiamento e 3 per truffare le assicurazioni; altri 6 danneggiamenti di altro tipo sempre per estorsione; 17 tra furti e rapine in case e negozi; innumerevoli falsi incidenti; spaccio di droga con mini-piantagioni di marijuana e cocaina.
Ma le sparatorie, la droga e gli attentati sono solo la punta dell’iceberg.
Emerge, infatti, dalle indagini una manovra atta ad infiltrarsi nell’importante business dei lavori pubblici e particolari inquietanti come l’abitudine dei malavitosi di portare con loro amanti e figli coi quali vantarsi degli atti commessi e “per ostentare il loro operato ai fini di indottrinamento”.
In questo quadro di delinquenza organizzata, avevano tentato di importare dalle loro terre d’origine nel sud Italia un «modello riconducibile alle consorterie con una marcata penetrazione nel tessuto sociale e commerciale e con aderenze in alcuni settori della pubblica amministrazione che ne hanno amplificato la pericolosità”
Un ulteriore tratto in comune con le vicende di Scampia è la colonna sonora: la musica Rap.
Alcuni elementi dell’organizzazione si dedicavano , infatti, alla stesura di testi tramite i quali esprimere i loro “ideali”; l’avevano cantato anche in una brano postato su YouTube: «Se sei ancora vivo sono io che lo permetto», dice la canzone «St.Rada», che parla delle armi in tasca e del modo in cui ogni anno cresce il loro potere.

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