Crispano. La festa dei gigli scrutata dalla lente dell’antimafia, un episodio accaduto nel giorno di festa ha fatto scattare l’allarme, infatti secondo gli inquirenti della DDA di Napoli, ci sarebbe un legame tra camorra e gigli, a far sospettare chi indaga è il comportamento avuto da Gioacchino Cennamo figlio del boss Antonio detto “Tonino ‘o malomm” che ad un certo punto della festa dedicata a San Paolino, vista la bravura dei bruscianesi a “cullare” il giglio, avrebbe preso il microfono e urlato al capo paranza rivale: “Fai sempre questo, hai rotto le scatole, è meglio che te ne vada”.
Gli antagonisti, i bruscianesi, a questa intimidazione, nemmeno tanto velata, sono scappati in massa, lasciando al centro del percorso il giglio incustodito.