POLITICA

Si pronuncia Dissesto si chiama Fallimento

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Non ci sarebbe nemmeno da spremersi le meningi per parlare del bilancio votato dalla maggioranza durante un consiglio comunale che, da quello che leggo in giro, è stata una vera farsa.

In pratica il commissario ha dichiarato che i politici Caivanesi sono dei falliti, maggioranza e opposizione non fanno differenza, anzi si, perché a leggere i sinonimi del termine, la differenza può essere espressa anche come avanzo e scarto.

E cosa è questa massa di individui se non avanzi e scarti di umanità messi al comando da individui che, una volta entrati nella cabina elettorale, credono che con un segno sulla scheda si possano realizzare le promesse fatte da coloro a cui stanno delegando il loro destino e quello dei figli.

Vorrei dire a questa gente che la matita con cui votano non sfrega la lampada di Aladino, non realizza desideri, quel segno che mettono con tanta leggerezza è uno sfregio al cuore delle loro speranze, una ferita sempre aperta nella dignità dei loro cari, costretti a leccare i piedi e il culo per il resto della loro vita.

Se per caso qualcuno si sta illudendo che ci sia in atto una presa di coscienza da parte degli scarti dell’opposizione, si sbaglia di grosso.

Gli sciacalli escono di notte, quando il buio gli permette di agire indisturbati, al prossimo girò sarà il loro turno e lo sanno bene. Attendono l’avversario seduti, da veri codardi, indugiano fino a quando le forze sono tanto fiacche da dargli la possibilità di sbranarlo senza fatica.

Poi si sederanno a banchettare e a servirli ci saranno i cittadini ignavi, i deleganti per pochi spiccioli, le defecazioni puzzolenti di una politica di flautolenze e diarrea nauseabonda.

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