Un’intervista alla dirigente scolastica Eugenia Carfora, fa infuriare il dott. Bartolomeo Perna, dirigente del IC3 del Parco Verde di Caivano.
Sostanzialmente alla Carfora non è mai andato giù il dimensionamento voluto dal Sindaco Monopoli e previsto dalle linee guida erogate dalla regione così come regola le L. 111/2011 e L. 183/2011.
In verità, e se di verità si vuole parlare, la battaglia della Carfora è priva di senso e, secondo l’opinione di chi scrive, profondamente menzognera, in quanto nessuna scuola verrà chiusa. In effetti la Viviani, il plesso della discordia, viene solo unificata al terzo circolo didattico poiché allo stato attuale, conta solo 20 bambini all’attivo.
Bartolomeo Perna nel 2011 fu premiato quale Miglior Preside italiano dall’associazione nazionale Presidi e, ciò che nessuno sa, la sua scuola si trova esattamente nel cuore del “famigerato” Parco Verde di Caivano. Nessuno più di lui, dunque, può interpretare meglio le esigenze scolastiche di un quartiere etichettato con un marchio infame dai media. La sua scuola ha le porte aperte, permette ai bambini di entrare anche in ritardo riuscendo, con questo stratagemma, a limitare l’evasione scolastica e, magia delle magie, nessuno osa rubare un ago nonostante i cancelli della scuola siano lasciati perennemente aperti.
Insomma, un nuovo modo di intendere l’educazione in un luogo ritenuto fortemente a rischio.
Di seguito riportiamo letteralmente quanto il Dott. Perna ha scritto sul suo profilo di Facebook:
“Saluto tutti, sono il dirigente scolastico della scuola di Fortuna, l’IC3 PARCO VERDE di Caivano, vivo questa scuola e questa gente da undici anni, sono sconcertato e rammaricato per il fatto che la collega parli dei mali del Parco verde, dei bambini, del mio “Piccolo Angelo”. Ma lei conosce veramente il Parco e la sua gente? Conosce veramente i ragazzi? Io penso proprio di no. Gli stessi articoli di anni fa li fa pubblicare su tutte le testate all’occorrenza, strumentalizzando solo per apparire. Sono pronto ad intervenire a qualsiasi leale confronto smentendo gran parte delle sue ormai vecchie frasi fatte. IL PARCO NON E’ UN DEMONE, LEI NON LO CONOSCE, LO DISPREZZA SOLAMENTE, POI I BAMBINI DEL PARCO NON EVADONO, AMANO LA SCUOLA”.