Era il 2 Giugno del 1981 quando il destino portò via uno dei migliori cantautori italiani, un’artista sempre fuori dalle righe e anticonformista per antonomasia. Le sue opere ancora oggi restano di un’attualità disarmante a dimostrazione di quanto erano avanti le sue visioni.
Attraverso la sua voce rauca e i suoi testi leggeri e disimpegnati Rino sapeva fare denuncia sociale in modo singolare senza mai schierarsi politicamente, ma questo non impediva al cantautore calabrese di sollevare critiche al mondo politico tant’è che nei suoi testi è arrivato perfino a fare nomi e cognomi fino a causargli diverse censure ai suoi concerti in giro per l’Italia. Rino rimase sempre fedele alle sue origini calabresi anche se già da diversi anni abitava a Roma e nei suoi testi lo si può dedurre tranquillamente.
La causa che lo portò via in modo prematuro, a soli trent’anni fu tragica, egli morì in un incidente stradale, all’epoca e per parecchio tempo la gente ha pensato che magari egli si fosse messo ubriaco alla guida ma queste sono sempre le solite storie all’italiana. A noi di Minformo piace ricordarlo per il suo eccezionale talento e per tutte le opere che ci ha lasciato.