Sembra una lettera d’altri tempi, una di quelle missive che viaggiavano in vagoni vecchi vagoni ferroviari e arrivavano “puntualmente” in ritardo.
Invece oggi si va alla velocità della luce, i social hanno accelerato la comunicazione e, dunque, chiedere un favore e ricevere una risposta avviene in tempo reale.
Premetto che non conosco i due personaggi in questione, il giudizio cade inequivocabilmente sull’azione, sulla risposta data a un cittadino che sente il bisogno di comunicare il suo disagio attraverso l’uso sociale del mezzo di comunicazione.
Testualmente: Carissimo consigliere Gaetano Ponticelli tu che sei sempre vicino ai problemi della gente questo è un incrocio pericoloso, ci sono sempre i bambini e anziani che passeggiano, gentilmente potresti prendere al cuore questo problema? E inserire un segnale stop e dare precedenza?
La risposta del consigliere è immediata, come vuole lo stile dei social: N. dammi i nomi delle strade.
Ritengo che sia scorretto da parte del Ponticelli indicare la via del favoritismo a un cittadino non tenendo conto delle altre numerose denunce depositate al protocollo del comune.
Via S. Barbara, via Caputo, via Roma, sono terra di nessuno, il parcheggio selvaggio blocca continuamente il traffico e i marciapiedi impraticabili sono un vero e concreto pericolo.
Ritengo altresì scorretto la pratica marchettara dei piaceri personali per il raccatto dei voti o per ripagare quelli ottenuti.
Attendo che il buon Ponticelli ci indichi, ovviamente in pubblica trasparenza, in che modo attuerà la promessa espressa al cittadino, quale strada intende intraprendere per convincere i dirigenti e la polizia municipale a dotare le strade indicate dal cittadino della segnaletica necessaria e, nel caso, se lo farà per tutti le vie cittadine o solo quelle poche nell’elenco del richiedente.