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Ambiente

Caivano: il Festival della terra buona, a Caivano, a Caivano!

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Chi lo avrebbe mai detto, un festival del pomodoro proprio a Caivano, il paese da cui è partita la guerra  contro i prodotti coltivati nelle terre della Campania Felix, un po’ come andare a festeggiare il matrimonio nella casa del proprio ex, cornuto per giunta.

14883580_320453361657690_131461616773690223_oEra il 25 ottobre quando scrissi queste parole che erano l’incipit di un articolo apparso sul nostro notiziario, meno di un anno fa, quando l’organizzatrice venne tacciata di essere mendace, di parte e pagata dalle lobby dello jaca e dai coltivatori di semi di alloro, una certa Paola Dama, ricercatrice che ha sempre argomentato con scientifica certezza le sue affermazioni riguardo il dramma della terra dei fuochi.

Si sa, l’uomo è sempre alla ricerca della novità, e svilita quella della terra dei fuochi, dei pomodori dal cuore nero, delle bresaole alla carne canina, ha l’ardire di ritornare sui suoi passi e organizzare, nientedipocomenoche, un festival della terra buona, ripeto, UN FESTIVAL DELLA TERRA BUONA!!!

Insomma, le nozze festeggiate in casa sua, gli hanno dato lo spunto per un gioco di magia che non sarebbe riuscito nemmeno a Giucas Casella, un doppio carpiato all’indietro con avvitamento da fare invidia a Klaus Dibiasi, un rilancio in grande stile di ciò che prima si era distrutto, di cui non sarebbe stato capace nemmeno Berlusconi.

È cacca a papà, non lo toccare nemmeno, era l’imperativo pronunciato nel caso un bambino avesse solo provato a toccare un pomodoro, uno spinacio o un “cucuzziello”  prodotto nella terra dei veleni, ribattezzata così dal prete antiveleni, antimonnezza, antidiscariche, anti… e qua è meglio che mi fermo perché, di solito, nella teologia, il suffisso dopo l’anti, prefigura sempre una persona troppo lontana dal bene, e questo sarebbe troppo anche per lui.

Mi chiedo però, che senso ha tutto questo, il significato di un evento organizzato da coloro che hanno permesso, a torto o a ragione -non è mia competenza stabilirlo-, la rovina definitiva della Campania Felix al punto da “costringere” le aziende alimentari del nord a dichiarare i loro prodotti privi di frutti provenienti dalla nostra terra.

Poi vennero chiamati razzisti, i produttori, gli stessi che per legittima difesa dovettero affrontare la crisi dei prodotti alimentari campani, gli stessi che dovettero rifiutare le derrate innaffiate con l’acqua dei pozzi avvelenati e poi magicamente ritornati potabili dopo anni in cui i contadini erano stati additati come untori e assassini.

Se provavi a dissentire, come la scienziata Dama, come minimo eri un camorrista, un sadico che godeva della morte dei  bambini a causa dei tumori.

Tutto da copione, il nastro si riavvolge quando si è ascoltato e si ricomincia d’accapo, che tanto la musica è sempre la stessa, essere ascoltati, essere visibili, essere famosi, il traguardo da raggiungere.

Io un po’ sono geloso, lo avevamo ideato insieme io e Paola, il festival del pomodoro, una triste sera durante la quale discutevamo del sequestro dei pozzi inquinati non inquinati, poi di fatto dissequestrati l’undici novembre.

A dirla tutta la prima idea fu quella del festival del pomodoro realizzato nella piazza antistante la Chiesa.

Questi ce l’ho hanno copiato!

Va bene uguale, forse è il mea culpa di chi ha distrutto la filiera agricola più varia e produttiva in Italia.

Una colpa che chiede il perdono e che noi vogliamo concedere per la carità cristiana che guida la nostra esistenza.

Vi perdoniamo, ma almeno citateci.

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Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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