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[Il Picchio De Cicco] Rocco Saviano, la storia del Socialismo con ancora tanto futuro

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CARDITO – Da comunicatore non mi lancio nella cronaca. Ho accettato una nuova sfida professionale, quella della comunicazione, ed è giusto e corretto, quando si scrive, limitarsi alle opinioni personali. Semplicemente per esprimere un’idea. Che sarà condivisibile o meno ma resta la mia idea. Distinta e distante dalla linea editoriale di “Minformo”, dall’attività della redazione e dai fatti che altri avranno il compito di raccontare.

Il direttore Mario Abenante mi ha offerto la possibilità di una sezione ad hoc su “Minformo” esclusivamente dedicata alle mie opinioni: “Il picchio De Cicco”. Ho accettato e lo ringrazio perché qui avrò la possibilità di esprimere sempre e solo il mio pensiero sul tema che sceglierò a cadenza periodica.

Detto questo, a scanso di equivoci, oggi ho scelto di mettere su carta qualche mia riflessione su uno dei politici che ha scritto la storia di Cardito. La storia del socialismo a Cardito. Non legato alla poltrona, non quello legato allo stipendio mensile, non quello legato all’opportunità. Parliamo di un socialista da sempre, socialista per convinzione, per ideali. Socialista storico. O meglio, la storia del socialismo a Cardito.  Tutte le strade riconducono a lui. A Rocco Saviano. Per carità, non è in pensione e gode di ottima salute. Ma ritengo che in un periodo storico dove in politica non conti la militanza, non conti la coerenza, non esistano ideali, nel momento in cui una personalità locale ha deciso di abbandonare una sigla per continuare ad alimentare un percorso di un gruppo di qualità all’interno di una piattaforma politica di ampio respiro, meriti la giusta attenzione. Ed una giusta riflessione. Non voglio anticipare nulla sulle evoluzioni politiche. Quando i tempi saranno maturi, i diretti interessati comunicheranno alla città qual è la nuova e naturale casa della sinistra a Cardito, dei socialisti di Cardito e di un gruppo, quello guidato da Saviano, che continuerà a scrivere pagine importanti di politica. Perché nonostante non abbia, per diversi errori e molteplici responsabilità, una rappresentanza in aula, quel gruppo continua a far politica sul territorio e resta un pilastro indispensabile per il centrosinistra locale, per la maggioranza di governo e per lo stesso sindaco Giuseppe Cirillo. Rocco Saviano resta una “storia”, e non solo socialista, di cui qualsiasi amministrazione o progetto politico che si rispetti non può farne a meno. E sono convinto che riuscirà a riportare in auge, facendo tesoro degli errori commessi, non alle ultime elezioni ma già molti anni fa, soprattutto nelle sue scelte, non solo un gruppo ma delle istanze sane della società che ha sempre rappresentato.

Saviano non ha certo bisogno del mio “endorsment” né tantomeno ho bisogno di ingraziarmi un politico che oggi non riveste cariche e nei confronti del quale non ho mai avuto nessun tipo di interesse o rapporto se non quello personale. Ma il fatto che si smonti la tabella di un partito, del Partito socialista italiano, davanti alla sezione, è un evento storico, è un evento che segna la storia. La sezione continuerà a vivere, quelle idee continueranno a vivere ma in un nuovo soggetto seriamente politico e rappresentativo. Di sinistra e socialista. Di fronte ad un Psi che ormai esiste solo sulla carta e adesso anche a Cardito diventerà uno “stagnariello” come gli altri. Senza storia. Perché la storia la fanno gli uomini e si muove sulle gambe degli uomini. E quella storia la porta con sé Rocco Saviano ovunque si collocherà a sinistra.

Un politico che ha creato tanta classe dirigente, uno di quelli che ha iniziato nella I Repubblica ed è rimasto in piedi nella II, producendo un vivaio di “politici” non tutti riusciti, com’è naturale che sia, ma il dato certo resta la scuola di pensiero, la produzione e la formazione di classe dirigente. Ha fatto tanto per Cardito e nessuno potrà mai dire di averlo visto coltivare interessi personali. Anche quando ho avuto una posizione diversa, alimentando uno scontro duro ma sempre leale, non ho mai messo in discussione la sua onestà intellettuale e di uomo perbene al servizio di una comunità. E l’ho trovato al mio fianco anche quando rivestivo un altro ruolo, quello di giornalista d’inchiesta. Saviano è stato uno dei pochi che ho trovato al mio fianco all’epoca delle battaglie contro le speculazioni e la cementificazione selvaggia del territorio. E una comunità che non ha la mente corta, una comunità che vive di storia non può dimenticare gli esempi solo perché ad oggi non rivestono cariche istituzionali. Personalmente il mio primo articolo ad inizio anni 90 l’ho scritto su Saviano e sul gruppo socialista; assessore allo Sport ed alla Pubblica istruzione Luigi Vaccaro. Lo ricordo come se fosse ora. Da lì è iniziato anche il mio cammino professionale. E sottolineo la coraggiosa posizione di Saviano assunta nel “decennio” per evitare l’ennesima cementificazione che si stava cercando di attuare ai danni del paese con le lottizzazioni di via Roma. Una cementificazione svanita nonostante al Comune l’amministrazione di allora, guidata da Peppe Barra, diede il via libera ai Pua (bocciati poi da Cirillo che ereditò la battaglia di Saviano, ndr). Saviano poteva fregarsene. Aveva tutto da perdere. Ma lui ci tenne a lanciare un altro messaggio: di fronte agli interessi del paese vale la pena caricarsi qualsiasi battaglia ed assumersi qualsiasi responsabilità. Ed in quel momento mi colpì molto perché gli altri lo dicono a chiacchiere, Saviano lo ha dimostrato coi fatti. Ecco perché spero al più presto di rivedere un nuovo e “vero” simbolo davanti alla sezione di piazza Garibaldi e di essere pure invitato all’inaugurazione della sede. Sarà sempre la stessa, con gli uomini di sempre e qualche giovane. Saranno sempre gli stessi ideali e ci sarà in prima linea sempre lo stesso leader. Finalmente, però, ci sarà un partito vero, non di quelli “famiglia”, non dei “poltronisti” e nemmeno “stagnarielli” al servizio di battaglie e interessi personali. Ci sarà un simbolo di un movimento politico degno di questo nome che a Cardito ingloberà la storia del socialismo perché, parafrasando un titolo di un mio articolo datato anni fa, con Saviano Cardito è stata la “città più socialista d’Italia”. A dimostrazione di cosa riesca a fare Saviano in termini di mobilitazione e di consensi. Cardito ha ancora bisogno di una storia e di esempi positivi che, purtroppo, nella degenerazione totale a livello locale mancano. Ecco perché proprio dalla piazza che mi ha visto crescere sotto tutti i punti di vista, spero che Rocco Saviano trovi le energie e la voglia di rilanciare dei valori ed un progetto politico indispensabili per la crescita del nostro paese e per dare un punto di riferimento alle nuove generazioni. Che, ora più che mai, hanno bisogno di esempi positivi , di punti di riferimento che siano relamente tali e puliti, nonché di una storia da proseguire e tutta ancora da raccontare. In bocca al lupo, Rocco.

Cronaca

Pozzuoli: indagato compagno dell’assessora Zazzaro

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POZZUOLI – Qualcuno lo definisce l’eminenza grigia dell’amministrazione Manzoni, altri il prossimo candidato sindaco di Pozzuoli, proprio contro il primo cittadino in carica.

È Lino Tricone, imprenditore nel settore dei rifiuti, che è stato indagato nell’inchiesta che sta facendo tremare i comuni di Marano e Giugliano. L’imprenditore, che spesso presenzia senza nessun titolo riunioni ed incontri istituzionali, è il compagno dell’Assessore al Commercio, Titti Zazzaro (non indagata) ed uno dei maggiori sponsor dell’attuale amministrazione.

Attualmente sotto l’occhio del ciclone per una discussa discarica che dovrebbe sorgere in pieno centro storico, accanto al cimitero di Pozzuoli. Per quest’ultima i consiglieri comunali di opposizione hanno già chiesto tutte le carte e sollecitato gli uffici competenti affinché vedano correttamente la compatibilità con le norme urbanistiche della zona.

È impensabile, infatti, che una discarica possa sorgere a qualche metro da un cimitero, un asilo nido e vicino al famosissimo comprensorio Olivetti di Pozzuoli. Anche se il deus ex machina della società sostiene di voler riciclare solo carta, il progetto parla chiaro: ci sono numerosi altri codici di rifiuti che quel sito di stoccaggio è pronto ad accogliere.

Ma il potente consigliere segreto della maggioranza guidata dal sindaco Gigi Manzoni, non ha solo questo interesse sul territorio. In passato ha acquisito il così detto centro commerciale di Monteruscello, una struttura di migliaia di metri quadri, pagata comodamente a rate (spesso scadute), che sta ristrutturando per fare un centro commerciale.

Anche su questo insistenti voci parlano di una possibile lottizzazione: acquisto a prezzo vantaggioso dal comune per poi rivendere piccoli box in modo da speculare. Nei suoi numerosi discorsi il Trincone parla delle sue idee come le migliori del mondo, si fregia di essere un pensatore all’avanguardia. Al momento però si trova in una condizione non proprio uguale a quella che vuole far percepire: indagato per la questione rifiuti di Marano e Giugliano; discusso per una possibile lottizazione di un bene in periferia; contestato per l’apertura di una nuova discarica nel centro storico della città.

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Caivano

CAIVANO. La Sottosegretaria Pina Castiello e la sua famiglia raggiunti da avvisi di riscossione coattiva per evasione tributaria.

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CAIVANO – Dopo le indiscrezioni nate da queste pagine sul presunto abuso edilizio del Ranch di proprietà della sottosegretaria al Consiglio dei Ministri Pina Castiello e dei suoi fratelli, e della totale assenza di iscrizione a ruolo nel registro dei Tributi dal punto di vista IMU e Tari, grande lavoro di controllo è stato fatto dal settore Finanze e Tributi, compulsato anche dal Commissario prefettizio Filippo Dispenza.

Avviati, ovviamente, opportuni controlli a 360° sull’intera popolazione, l’attuale Amministrazione prefettizia è venuta a conoscenza che l’intero importo di evasione tributaria a Caivano ammonta a circa sei milioni di euro. Un gruzzoletto che, se tutti i cittadini caivanesi pagassero regolarmente i tributi, darebbe enormi vantaggi economici alla comunità, nonché anche disponibilità di cassa per lavori di manutenzione ordinaria e straordianaria.

I controlli effettuati, così come per legge, hanno riguardato gli ultimi cinque anni per quanto riguarda l’evasione IMU e TARI e gli ultimi due anni per quanto riguarda il servizio di fornitura idrica.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, di questi circa sei milioni di euro di tributi evasi, si registrano gli avvisi di riscossione coattiva di un importo di circa € 5.500 cad. per un importo complessivo che riguardarebbero le proprietà terriere e immobiliari di via quattrovie e cinquevie, di circa 22mila euro indirizzati alla famiglia Castiello, nelle persone di Pina – l’attuale sottosegretaria di Governo – e gli altri tre fratelli.

Adesso, quanto di buono fatto dal settore Tributi ci aspettiamo lo stesso dal settore Urbanistica e che quanto prima si renda edotta la comunità sulla vera natura di quel villone con piscina.

Da caivanese propongo che questa sia l’unica storia che la sottosegretaria Pina Castiello possa permettersi di raccontare, la prossima volta, in un qualsiasi convegno che affronti il tema della legalità che si organizza a Caivano.

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Caivano

Caso ranch di Pina Castiello. Nel 2003 ultima data utile per il condono, in quell’area non esisteva nulla.

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CAIVANO – I miei ultimi due editoriali sui controlli e la legalità applicati e sbandierati a senso unico alternato, considerando il fatto che a parlare di legalità sul territorio ci sono stati alcuni organi istituzionali che per quanto riguarda alcuni aspetti personali questo grande valore umano se lo sono dimenticati.

Sto parlando della inchiesta (leggi qui e qui) partita da queste pagine e che riguardano la Sottosegretaria al Consiglio dei Ministri con delega al Sud e vicesindaco di Afragola Pina Castiello che durante quest’ultimo anno non ha lesinato le sue presenze al fianco degli stati generali del Governo Centrale in passerelle politiche che come tema, quasi sempre, presentavano l’insegnamento della legalità ai caivanesi, brutti, sporchi e cattivi.

Siccome a nessuno piace prendere lezioni da chi, proprio lezioni non ne può dare, il nostro invito a controllare, dal punto di vista del rispetto delle regole, alcune anomalie che riguardano un immobile di proprietà della Sottosegretaria è stato recepito anche nel comune dove la stessa espleta la carica di vicesindaco.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo dal canto suo il Commissario Prefettizio Filippo Dispenza ci fa sapere che si è subito attivato per vederci chiaro in questa vicenda, mettendo in subbuglio il settore dei Tributi, senza immaginare che dovrebbe mettere sottosopra anche il settore tecnico urbanistica e tra poco spiegherò il perché.

Di tutta questa storia si è occupata anche l’opposizione consiliare del Comune di Afragola che, come si legge dal profilo social del Consigliere Gennaro Giustino, nell’ultima conferenza dei capigruppo ha chiesto al Presidente del Consiglio comunale di Afragola Biagio Castaldo di mettere agli atti l’invito a fornire deduzioni, nel prossimo Consiglio Comunale utile, inerenti i presunti abusi edilizi ed evasione dei tributi legati al ranch di vie Cinquevie da inoltrare alla loro vicesindaca.

Il Consigliere Giustino nel suo post su Facebook scrive: “A scoperchiare il pentolone è la testata “Minformo” che in due articoli pubblicati sul web tira fuori storie di abusi edilizi nella dimora di Pina Castiello a Caivano, tasse evase, procedure burocratiche insabbiate e tanto altro. Incluso i condoni che quella villa di lusso, ex casa colonica, ha usufruito. Eppure, basterrebe utilizzare le aerofotogrammetrie e confrontare lo stato dell’arte alla data di chiusura dell’ultimo condono con quelle successive per capire cosa c’era, cosa e quando è stato realizzato e condonato. Verifica semplice e certa. Questa, però, è un’altra storia.

E sempre nel nome della verità e della legalità ho accolto l’invito del Consigliere Gennaro Giustino ed ho effettuato una ricerca su Google Earth e considerando che con il decreto legge 269 del 2003, successivamente convertito in legge, ha introdotto norme sulla sanatoria degli abusi edilizi e che in attuazione dell’articolo 32 del citato decreto-legge, la regione Campania ha adottato la legge regionale n.10 del 2004, peraltro dichiarata parzialmente illegittima dalla Corte costituzionale con sentenza n. 49 del 2006, ci siamo fatti un giro a ritroso negli anni attraverso lo strumento che ci mette a disposizione l’azienda californiana e abbiamo scoperto che fino al 2003 in quell’area dove oggi sorge una vera e propria reggia con piscina non esisteva nulla.

 

Quindi, il ragionamento è, in una eventuale assenza di permessi di costruire come è stato possibile sanare nel 2003 un manufatto abusivo inesistente? Poi se vogliamo considerare che la legge è stata recepita dalla Regione Campania solo nel 2004, scopriamo che in quella data si scorge solo la costruzione di una casa che ad occhio nudo presenta la metà delle cubature attualmente insistenti su quel terreno e quindi, laddove tale presunto manufatto abusivo sia stato condonato nel 2004, in tempo per il recepimento della legge regionale, quanto meno i sottotetti e la piscina che compaiono solo nel 2007 risulterebbero essere privi di condono sicuramente, perché abbondantemente oltre la data ultima per effettuare eventuale sanatoria.

 

Sarebbe bello scoprire cosa è successo durante questi ultimi 11 anni, sarebbe bello scoprire i nomi dei colpevoli di questo lungo silenzio sulla questione, sarebbe bello scoprire se durante questi anni ci fosse stata una copertura da parte della classe dirigente politica ma sarebbe ancora più importante scoprire il perché gli attuali soggetti politici caivanesi continuano a trincerarsi in questo lungo, colpevole e connivente silenzio sulle illegittimità che riguardano gli attori che hanno disegnato la nostra comunità alla stregua dei narcotrafficanti colombiani. Ma un sussulto di dignità da parte di chi tra pochi mesi si accingerà a vendersi per il difensore di tutti i caivanesi quando?

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