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CRISPANO, il Meetup 5 stelle regola la festa dei gigli per non cambiare nulla

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CRISPANO – Ieri 10 Maggio 2017 il gruppo di attivisti del Movimento 5 stelle di Crispano, attraverso una nota social apparsa sulla loro fanpage ufficiale invitano la cittadinanza, ma soprattutto l’amministrazione attualmente commissariata a prendere in considerazione il loro lavoro redazionale affinché si possano risolvere eventuali problemi di infiltrazioni camorristiche all’interno dell’organizzazione della ballata del giglio.

E’ doveroso da parte nostra fare un encomio a questi ragazzi volenterosi e amanti della propria cultura, perché si comprende benissimo quanto sia stato dispendioso redigere 23 pagine di regolamento, ma è anche doveroso precisare che alla fine della lettura, un po’ d’amaro in bocca resta, perché ci ritroviamo davanti ad un regolamento che nei fatti non cambia assolutamente nulla di quello vigente e né di quanto visto finora.

Partiamo da un punto fondamentale dal fatto che gli stessi attivisti mettono nero su bianco, ammettendo che lo stesso regolamento l’abbiano scritto con la collaborazione e la consulenza di esperti del settore, poi leggendo il regolamento ci si accorge che forse gli esperti del settore siano stati solo i “Tigrotti”.

Al di là del fatto che in tutto il regolamento il “capro espiatorio” è attribuibile solo ed esclusivamente alla figura del “Maestro di Festa” così denominato nel codice redatto dai pentastellati, il maestro è colui al quale viene riconosciuta la “responsabilità oggettiva” un po’ come avviene allo stadio con le società di calcio che devono rispondere dei danni causati dai tifosi. Fermo restando che come rimedio appare quanto meno arcaico, ma se tale misura dovesse essere utile ad arginare le infiltrazioni malavitose, allora avremo trovato anche il rimedio per eliminare la figura della “capa ‘e lignamm” -termine usato per descrivere un amministratore d’azienda fittizio ma che ha i requisiti limpidi come legge prevede-. E’ impensabile, secondo il nostro modesto avviso “scaricare” la responsabilità su un solo elemento e forse l’avranno pensato anche chi si è preso l’onere di scrivere tale regolamento, tant’è vero che all’art. 14 si fa cenno, in modo molto timido, all’albo delle Paranze, strumento, tra l’altro, già accennato da Michele Emiliano di Articolo 1 davanti alle nostre telecamere di Simposio alcune settimane fa.

All’interno dell’art. 14 ci sono varie incongruenze, perché prima di tutto non è fatto obbligo da parte delle paranza di iscriversi all’albo, ma viene riservata solo una possibilità, poi tutte le documentazioni che attestino un’indipendenza dalla malavita non dovranno essere altro che autocertificazioni, per giunta non specificato se e da chi saranno controllate. In ultima analisi c’è un periodo di quest’articolo che fa pensare che sia stato scritto solo a vantaggio delle paranze esistenti, poiché non lascia spiraglio a nuove iscritte, il periodo è il seguente:

“Nell’albo, la cui iscrizione è prescritta ai fini della partecipazione alla festa dei gigli, verranno iscritte -in forma stabile- unicamente le paranze Crispanesi che -ad oggi- vantino una partecipazione ad almeno 3 feste negli ultimi 5 anni.”

Ora premesso che questo dovrebbe essere il primo regolamento ed è insito il fatto che prima di questo non ci sia uno strumento che riconosca ufficialmente una paranza attiva. Ma anche se ci fosse un modo per stabilirlo, questo vorrebbe dire che una nuova paranza crispanese non potrebbe mai nascere.

Una nota positiva, all’interno di questo regolamento c’è e su quello credo siano d’accordo tutte le parti in causa crispanesi, ossia dell’istituzione di un ente festa che si prende la responsabilità dello svolgimento dell’intero evento, anche se nel codice sopra citato non è menzionato nulla a riguardo le modalità di costituzione, lasciarlo sotto forma di associazione culturale sembra piuttosto riduttivo e “pericoloso”.

I crispanesi, ovviamente, sperano che almeno partendo dalla buona volontà di questi ragazzi possa essere poggiata la prima pietra per un regolamento che argini realmente i problemi che attanagliano quest’evento ultra centenario e allo stesso modo si rispettino i principi della democrazia e della partecipazione.

Attualità

Crispano, il 16enne Vincenzo tra gli allievi della Scuola Militare della Nunziatella

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Il Sindaco di Cardito, Michele Emiliano, attraverso il suo profilo social, ha voluto congratularsi con il sedicenne Vincenzo Imbembo, un giovane crispanese ammesso a frequentare il 237° corso degli allievi della Scuola Militare della Nunziatella.

“Questa mattina – si legge sul profilo facebook del Sindaco – ho ricevuto al Comune Vincenzo Imbembo, 16 anni, un giovane crispanese ammesso a frequentare il 237° corso degli allievi della Scuola Militare della Nunziatella. Sabato mattina ha prestato il giuramento.
‘Con il giuramento di questa mattina, voi, allievi del 237° corso, avete accettato, consapevolmente, la responsabilità di diventare figure di riferimento per chi vi circonderà, attori autorevoli per la nostra società e futuri leader della nostra nazione’.
Con queste parole il generale Luciano Portolano, capo di Stato Maggiore della Difesa ha salutato gli allievi alla cerimonia di giuramento.
Vincenzo è cresciuto nel nostro paese, frequentando con ottimi risultati l’Istituto Comprensivo Quasimodo di Crispano.
Da Sindaco ho espresso a Vincenzo l’orgoglio della nostra comunità per la sua scelta coraggiosa di servire il paese in giovane età scegliendo di non privilegiare aspetti effimeri e materiali. Un bellissimo esempio per tutti i nostri giovani”, ha concluso.

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Crispano, pedina la ex seguendo la traccia del gps, poi la picchia e tenta di investirla: arrestato

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Pedina la ex seguendo le tracce del gps sul cellulare. Poi picchia lei e il suo nuovo compagno e tenta anche di investire la donna.

E’ accaduto a Crispano, in provincia di Napoli, dove un uomo di 43 anni è stato arrestato dai carabinieri; denunciato il fratello risultato coinvolto.
I due erano separati da circa sei mesi ma lui non voleva che la sua ex moglie ricominciasse una nuova vita. Sospettava che avesse un altro uomo e così decide di installare un ‘tag’ nell’auto, vale a dire un dispositivo dotato di gps solitamente collegati ad uno smartphone di ultima generazione. Una sorta di portachiavi smart che consente a chi lo porta con sé di localizzare sempre la posizione del piccolo dispositivo. La donna non lo sapeva ma così lei era costantemente pedinata.
Nel pomeriggio di ieri l’aggressione. La donna era in auto con il nuovo compagno. I due erano in un parcheggio di un’attività commerciale di Crispano quando l’ex marito ha spalancato lo sportello del veicolo. Lui ed il fratello erano armati di mazze e tubi in ferro. Li hanno insultati, picchiati.
Poi il 43enne li ha trascinati fuori dall’auto, si è messo alla guida e ha tentato di investire la donna che è riuscita a fuggire. La richiesta di auto al 112 è stata immediata e i carabinieri della compagnia di Caivano si sono messi alla ricerca dei due fratelli. Pochi minuti e la gazzella ha individuato la Lancia Y segnalata. I due sono stati fermati: l’ex marito della vittima è stato arrestato per atti persecutori, lesioni personali e maltrattamenti. Ora è in carcere. Il fratello è stato invece denunciato. Trovato anche il tag nascosto nel vano dove alloggia il gancio di rimorchio. La donna è in osservazione in ospedale: non è in pericolo di vita.

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Comune di Crispano, approvata mozione contro Autonomia differenziata: è tra i primi in Italia

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L’amministrazione comunale di Crispano, è tra le primissime in Italia ad aver approvato una mozione contro la legge sull’autonomina differenziata.

Ieri pomeriggio in consiglio comunale, la mozione – firmata dal sindaco e da tutti i consiglieri di maggioranza – è stata approvata all’unanimità.

Il sindaco Michele Emiliano ha sottolineato che con la mozione approvata, si esprime una posizione di disapprovazione rispetto alla legge 86/2024 di introduzione del siste­ma di autonomia regionale differenziata per le evidenti ripercussioni negative che la sua attuazione avrà sul sistema dei diritti essenziali del nostro Paese e, segnatamente, delle comunità socio­economiche più deboli, per la forma di assegnazione della compartecipazione al gettito tributario che penalizzerà le Regioni più deboli e rafforzerà ulteriormente quelle più ricche, per l’evidente rischio di minare l’unità nazionale, in termini istituzionali e di riconoscimento dei diritti dei citta­dini.

La mozione verrà trasmessa in ogni forma e a ogni livello istituzionale, parlamentare, governativo, regionale anche al fine di promuovere l’adesione del Comune di Crispano a interventi, determina­zioni, ricorsi e ogni altra forma di contrarietà all’autonomia differenziata che venisse stabilita.

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